– IL GIORNALE, venerdì 12 aprile 2013 –
POP MILANO Punita la vecchia guardia degli «Amici» Bpm, vince la Consob: maxi multa ai dipendenti – L’authority respinge il ricorso e prepara sanzioni fino a 48 milioni per 19 persone. Progetto spa: piano Bonomi appeso al voto a distanza
Massimo Restelli
L’«Associazione Amici»,il blocco di potere para-sindacale che fino all’arrivo di Andrea Bonomi ha rappresentato la stanza di compensazione tra il cda della Banca Popolare di Milano e i dipendenti-soci, ha agito come un patto occulto e «ha tradito» nei fatti «gli scopi» per i quali era nata. La Consob, in un documento intercettato dal Giornale , smonta in punta di diritto l’intera linea difensiva approntata dai vertici della disciolta associazione. Il verdetto apre la strada alle sanzioni contemplate dal «Tuf»: da 25mila a 2,5 milioni per ognuno dei 19 «imputati», per un ammontare complessivo massimo di 47,5 milioni. Il provvedimento è stato notificato per raccomandata agli ex componenti del Consiglio direttivo e del-Comitato di controllo dell’Associazione. Gli stessi che avevano ricevuto le multe di Bankitalia da 30mila euro (60mila per l’ex presidente). Nelle 40 pagine di struttoria, l 217;Authority di Giuseppe Vegas analizza, ricordando le ispezioni della Vigilanza, l’intero operato degli «Amici» soprattutto tra il 2010 e il 2012: dal «condizionamento » effettuato sulle politiche gestionali di Bpm alle cosiddette «promozioni politiche »(cioè sindacali), fino al predominio esercitato sull’assemblea, come quando fu bocciato l’aumento delle deleghe. L’affondo della Consob cade mentre in Bpm infuria la battaglia sul progetto di trasformazione in Spa «ibrida», proposto da Bonomi insieme alla nascita di una Fondazione onlus. La scorsa settimana lo scontro è arrivato in cds, quando Maurizio Cavallari, Ruggiero Cafari Panico (entrambi vicini alla Uilca) e Enrico Castoldi (Fiba) hanno prospettato un piano alternativo per il mantenimento della cooperativa. La mossa è solo l’inizio dell’offensiva della vecchia guardia della banca, mentre alcune segreterie faticano a trovare la linea comune tra gli iscritti. La Fisac ha aperto al «progetto Spa», la Fiba è contraria e la Uilca fredda,ma in realtà tutto dipende se il 27 aprile l’assidarà l’ok al voto «telematico». In caso di assenso e se saranno sciolti i dubbi giuridici, Bonomi dovrebbe avere la vittoria in tasca. Viceversa sarà difficilissimo. Il leader della Fabi, Lando Maria Sileoni, e il capo della delegazione Bpm, Matteo Magrini, annunciano invece a una sola voce che scriveranno una lettera aperta al governatore Ignazio Visco per interrogarlo sulla Spa ibrida. L’attenzione è puntata su martedì, quando Bonomi consegnerà ai sindacati un piano dettagliato.
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CORRIERE DELLA SERA, venerdì 12 aprile 2013
Bpm, il nodo del voto a distanza e la lettera a Visco
(g.str.) Il sindacato scrive al governatore. Succede a proposito della Banca popolare di Milano, l’istituto vicino al passaggio a una nuova forma societaria, quella della cosiddetta Spa ibrida. «La prossima settimana scriveremo una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione della Bpm in Spa ibrida»: lo hanno affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, e il coordinatore Fabi del gruppo Bpm, Matteo Magrini. «Auspichiamo inoltre — hanno aggiunto — che l’incontro tra sindacati e vertici della banca, del 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano». Il sindacato vuole «approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in spa» e chiama in causa anche la Consob: è «indispensabile», afferma l’organizzazione dei lavoratori, «conoscere pubblicamente la posizione netta e chiara della Banca d’Italia e della Consob». Tra i temi al centro del dibattito generale ci sarebbero poi le modalità con cui i soci saranno chiamati al voto. Secondo quanto ha scritto Radiocor, il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi riterrebbe possibile — a proposito del concetto di voto a distanza previsto dallo statuto — consentire il voto «da remoto» ai soci su singoli terminali. Potrebbe così diventare possibile il voto da casa tramite internet o, con un’interpretazione più restrittiva, nella singola filiale del gruppo Bpm, mentre fino ad oggi il voto a distanza è stato consentito solo da specifiche sedi assembleari locali. Se per alcuni il punto di vista di Bonomi è quello di favorire la maggiore partecipazione possibile al voto, secondo altri si tratterebbe invece di una mossa per «diluire» il peso di chi tradizionalmente alle assemblee partecipa fisicamente: dipendenti, pensionati e loro familiari. I sindacati nazionali chiederanno chiarimenti a Bonomi sul tema nell’incontro di martedì prossimo, in vista dell’assemblea del 27 aprile.
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MF-MILANO FINANZA, venerdì 12 aprile 2013
Bpm i vertici vogliono introdurre la modalità telematica all’assemblea di giugno
Bonomi estrae l’asso del televoto La riforma sarebbe funzionale a ridurre il peso dei dipendenti-soci e facilitare la trasformazione in spa I sindacati sono in trincea per l’incontro con Bonomi di martedì 16. La Fabi scriverà a Bankitalia
di Luca Gualtieri
Nel mondo delle popolari sarà una rivoluzione. L’introduzione del voto telematico in assemblea, ossia quello che si può esprimere da casa via internet, sarà una novità molto importante per la Banca Popolare di Milano.
Soprattutto in vista di un’assemblea decisiva come quella che si terrà il prossimo 22 giugno e deciderà sulla trasformazione in spa. Con il sistema di votazione in vigore la strada appare in salita per il presidente Andrea Bonomi, visto che il peso dei dipendenti-soci resta molto forte. Per questo i vertici della banca hanno avviato l’iter per introdurre il sistema del televoto. In questo modo l’affluenza all’assemblea potrebbe crescere in misura considerevole, visto che non sarà più necessario recarsi nel luogo deputato alle votazioni, ma basterà autenticarsi da casa con una password.
Verificata la fattibilità del progetto, in queste settimane i vertici di Bpm starebbero valutando tutti gli accorgimenti tecnici necessari a condurre in porto l’operazione. Non sarà un’impresa semplice visto che la riforma costituirebbe un unicum tra le popolari italiane e potrebbe fare da apripista ad altre banche.
Peraltro, finora in Piazza Meda il voto a distanza era stato possibile solo da specifiche sedi assembleari allestite a Bologna, Roma e Foggia in collegamento con la sede principale di Milano.
Un passaggio decisivo sarà l’assemblea del prossimo 20 aprile. Quel giorno, oltre al bilancio 2012, i soci dovranno votare una modifica al regolamento assembleare che prevede la possibilità di inserire nell’avviso di convocazione «eventuali modalità di espressione del voto da remoto tramite mezzi elettronici». Non solo. La delibera non dovrebbe avvenire a voto segreto e questo deterrente potrebbe impedire ai dipendenti-soci di Bpm di esprimere voto contrario.
In ogni caso l’attenzione intorno al progetto resta alta e i sindacati potrebbero chiedere ragguagli a Bonomi e al consigliere delegato Piero Montani in occasione dell’incontro che si terrà martedì prossimo 16 aprile, nel corso del quale l’azienda dovrebbe illustrare puntualmente alle parti sociali il progetto di trasformazione in spa, rispondendo alle eventuali richieste. Per il momento non c’è una piattaforma unica per la trattativa, anche perché le posizioni dei sindacati si presentano in ordine sparso: alle caute aperture della Fisac-Cgil (che si limita a chiedere un sorta di lock up triennale) si contrappone il veto della Fiba-Cisl, mentre la Fabi mantiene ancora una posizione attendista sul tema. Ieri il segretario Lando Sileoni ha comunque dichiarato: «La prossima settimana è nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del gruppo Bpm in spa ibrida. Auspichiamo inoltre che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano», ha concluso Sileoni. (riproduzione riservata)
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ANSA, giovedì 11 aprile 2013
BPM: FABI CHIEDE PARERE GOVERNATORE BANKITALIA SU PIANO SPA – SINDACATO SPERA CHE INCONTRO CON VERTICI BANCA SIA COSTRUTTIVO
(ANSA) – MILANO, 11 APR – “La prossima settimana scriveremo una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione della Bpm in Spa ibrida”. Lo affermano il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, e il coordinatore Fabi del gruppo Bpm, Matteo Magrini. “Auspichiamo inoltre che l’incontro tra sindacati e vertici della banca, del 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano”.(ANSA).
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RADIOCOR, giovedì 11 aprile 2013
17:15 – Bpm: Sileoni (Fabi), chiederemo a Bankitalia parere su spa ibrida
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 11 apr – “La prossima settimana e’ nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del gruppo Bpm in spa ibrida”. Lo dichiarano Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, e Matteo Magrini, coordinatore del sindacato per il gruppo Bpm. “Auspichiamo inoltre – si legge in una nota – che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano”. “E’ indispensabile – prosegue il comunicato – che alle organizzazioni sindacali sia consegnato un documento che dia la possibilita’ di approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in spa, gia’ annunciata dal comitato di gestione della banca”. Sileoni e Magrini sottolineano infine come sia “indispensabile conoscere pubblicamente, considerando la crisi del settore bancario, la crisi economica del paese e le recenti vicissitudini di importanti gruppi bancari, la posizione netta e chiara della Banca d’Italia e della Consob, che non possono sottrarsi, anche politicamente, dall’esprimere una valutazione ufficiale”. Com-ppa – (RADIOCOR) 11-04-13 17:15:12 (0423) 5 NNNN
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ASCA, giovedì 11 aprile 2013
Bpm: Fabi, scriveremo una lettera ‘aperta’ a Visco
(ASCA) – Roma, 11 apr – ‘La prossima settimana e’ nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del Gruppo Bpm in Spa ibrida’.
Lo dichiarano Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, e Matteo Magrini, Coordinatore FABI del Gruppo Bpm.
‘Auspichiamo inoltre che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano’.
‘E’ indispensabile che alle organizzazioni sindacali sia consegnato un documento che dia la possibilita’ di approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in spa, gia’ annunciata dal comitato di gestione della banca’.
‘E’ indispensabile, poi, conoscere pubblicamente, considerando la crisi del settore bancario, la crisi economica del paese e le recenti vicissitudini di importanti gruppi bancari, la posizione netta e chiara della Banca d’Italia e della Consob, che non possono sottrarsi, anche politicamente, dall’esprimere una valutazione ufficiale’.
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ADNKRONOS, giovedì 11 aprile 2013 – 17:15
BPM: FABI, NECESSARI PARERI BANKITALIA E CONSOB SU PROGETTO SPA =
Milano, 11 apr. (Adnkronos) – La Fabi chiede nuovamente alla Banca d’Italia e alla Consob di esprimersi su progetto di trasformazione di Bpm in Spa ibrida. “La prossima settimana e’ nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del gruppo Bpm in Spa ibrida”, spiegano Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, e Matteo Magrini, coordinatore Fabi del gruppo Banca Popolare di Milano.
“E’ indispensabile -continuano- conoscere pubblicamente, considerando la crisi del settore bancario, la crisi economica del paese e le recenti vicissitudini di importanti gruppi bancari, la posizione netta e chiara della Banca d’Italia e della Consob, che non possono sottrarsi, anche politicamente, dall’esprimere una valutazione ufficiale”.
I due esponenti sindacali auspicano inoltre che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, “si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano. E’ indispensabile che alle organizzazioni sindacali sia consegnato un documento che dia la possibilita’ di approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in Spa, gia’ annunciata dal comitato di gestione della banca”. (Red-Bco/Col/Adnkronos) 11-APR-13 17:15
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TMNews, giovedì 11 aprile 2013
Bpm/ Fabi chiede parere a Visco su trasformazione in spa ibrida – Sileoni: Indispensabile valutazione ufficiale, anche da Consob
Milano, 11 apr. (TMNews) – “La prossima settimana è nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del Gruppo Bpm in spa ibrida”. Lo hanno annunciato in una nota Lando Maria Sileoni, segretario generale del Fabi, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, e Matteo Magrini, coordinatore Fabi del gruppo Bpm.
“Auspichiamo inoltre – prosegue la nota dei due sindacalisti – che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano”. Secondo Sileoni e Magrini è “indispensabile che alle organizzazioni sindacali sia consegnato un documento che dia la possibilità di approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in spa, già annunciata dal comitato di gestione della banca”.
“È indispensabile, poi, conoscere pubblicamente, considerando la crisi del settore bancario, la crisi economica del paese e le recenti vicissitudini di importanti gruppi bancari, la posizione netta e chiara della Banca d`Italia e della Consob, che non possono sottrarsi, anche politicamente, dall`esprimere una valutazione ufficiale”. Red-Bos
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Notizie Radiocor-Finanza via BorsaItaliana.it, giovedì 11 aprile 2013 – 17:15:12
Bpm: Sileoni (Fabi), chiederemo a Bankitalia parere su spa ibrida
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 11 apr – “La prossima settimana e’ nostra intenzione scrivere una lettera aperta al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, per chiedere un suo parere sulla trasformazione del gruppo Bpm in spa ibrida”. Lo dichiarano Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, e Matteo Magrini, coordinatore del sindacato per il gruppo Bpm. “Auspichiamo inoltre – si legge in una nota – che l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della banca, fissato per il 16 aprile, si riveli concreto e costruttivo senza le solite chiacchiere o indicazioni verbali che lasciano il tempo che trovano”. “E’ indispensabile – prosegue il comunicato – che alle organizzazioni sindacali sia consegnato un documento che dia la possibilita’ di approfondire, verificare, e analizzare tutti gli aspetti della trasformazione in spa, gia’ annunciata dal comitato di gestione della banca”. Sileoni e Magrini sottolineano infine come sia “indispensabile conoscere pubblicamente, considerando la crisi del settore bancario, la crisi economica del paese e le recenti vicissitudini di importanti gruppi bancari, la posizione netta e chiara della Banca d’Italia e della Consob, che non possono sottrarsi, anche politicamente, dall’esprimere una valutazione ufficiale”. Com-ppa- (RADIOCOR) 11-04-13 17:15:12 (0423) 5 NNNN