Home Rassegna Stampa Popolare di Milano, la conta dei consiglieri sulla svolta della spa (da Corriere della Sera, sabato 6 aprile 2013)

Popolare di Milano, la conta dei consiglieri sulla svolta della spa (da Corriere della Sera, sabato 6 aprile 2013)

di Redazione

MILANO — Il consiglio di sorveglianza di Bpm si spacca, ma Andrea Bonomi e Piero Montani tirano dritto. Giovedì sera, a sorpresa, tre consiglieri di Piazza Meda hanno votato contro il bilancio 2012, passato con 9 voti a favore e quattro astensioni, mettendo inoltre sul tavolo un piano alternativo alla trasformazione della banca in spa. La proposta è stata avanzata da Enrico Castoldi, Maurizio Cavallari e Ruggero Cafari Panico, nel board in quota Amici della Bipiemme, l’ex parlamentino della banca sciolto da Montani dopo gli scandali emersi sulla gestione delle nomine e dei bonus in Piazza Meda. Il progetto prevedrebbe il mantenimento della cooperativa e alcune modifiche alla governance duale. La proposta non è stata esaminata «non essendo materia di competenza del consiglio di gestione», ha spiegato il presidente Filippo Annunziata. Una presa di distanza che ieri pomeriggio è stata ribadita con una certa fermezza dal consiglio di gestione convocato in seduta straordinaria, durante il quale è stato deciso di avviare ogni azione a tutela della banca. Ieri c’è stata anche una nuova riunione del consiglio di sorveglianza per votare la relazione al bilancio.

La reazione dei vertici di Bpm non stupisce. La proposta dei tre consiglieri arriva infatti in una fase molto delicata per Piazza Meda. Prima di Pasqua i vertici della banca hanno illustrato il progetto di trasformazione in spa alla Banca d’Italia, ed è stata già fissata per il 22 giugno l’assemblea per l’approvazione. Il pacchetto, insomma, sembrerebbe chiuso anche se resta l’incognita sindacati. Per la Uilca è «indispensabile il mantenimento della partecipazione diretta dei lavoratori alla vita dell’impresa e dello spirito cooperativo».

La Fabi, invece, per bocca del segretario generale, Lando Maria Sileoni, ha detto che si esprimerà solo «dopo aver preso visione di documenti ufficiali» e aver conosciuto «il parere della Vigilanza e della Consob». E ieri Bonomi e Montani hanno fissato un vertice con i sindacati per il 16 aprile.

Federico De Rosa

 

You may also like

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.