Roma, 21 mar – Rivedere la fiscalità sui crediti svalutati delle banche. Lo chiede, al futuro Governo, il segretario del sindacato bancario autonomo Fabi, Lando Sileoni. “Auspichiamo che il prossimo governo vari misure fiscali intelligenti, come ad esempio l’introduzione di maggiori deduzioni sui crediti svalutati, considerando che ad oggi gli istituti italiani scontano una tassazione del 15% piu’ alta rispetto alle concorrenza europea”. Una misura che consentirebbe alle banche, aggiunge il sindacalista in una nota, “di adottare politiche di erogazione del credito in misura omogenea sul territorio nazionale ed in particolare nel Meridione, le cui famiglie e imprese corrono il serio rischio, sa abbandonate a loro stesse, di finire nelle mani della criminalita’ organizzata e dell’usura”. Il segretario della Fabi, inoltre, si unisce al coro di richieste per lo sblocco immediato dei pagamenti dei debiti della P.A. verso le imprese in modo da favorire un circolo virtuoso che alleggerirebbe le banche dal fardello delle sofferenze. “Le pmi aumenterebbero cosi’ la loro liquidita’ per poter sanare anche le posizioni deteriorate presenti nei bilanci delle banche e riavviare il ciclo produttivo. Le sofferenze bancarie, infatti, minacciano la stabilita’ degli istituti di credito, incidono pesantemente nei piani industriali e, in una politica di taglio dei costi, creano esuberi di personale nelle banche”. com-Ggz 21-03-13 16:20:57