"FABI ON THE ROAD", VICENZA – OLTRE 200 DIRIGENTI FABI PRESENTI

“Fabi on the road” terza tappa, Vicenza: il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, incontra i Dirigenti sindacali veneti.

Ad aprire i lavori Giuliano Xausa, Coordinatore del SAB di Vicenza, che espone alla platea i programmi portati avanti dal SAB e gli ottimi risultati raggiunti, senza dimenticare di ribadire l’importanza, oggi, della comunicazione.

Prende poi la parola Lando Sileoni, che fa il punto sulla situazione attuale della categoria,  soffermandosi sui problemi causati dal lungo periodo di crisi che il paese sta attraversando, e le proposte per uscirne che il Sindacato intende portare avanti.

– Ostacolo numero uno, il problema rappresentato da una classe dirigente inadeguata, che non ha saputo dare risposte importanti alla crisi del settore e alla crisi generale.

– La lotta della FABI contro il pericolo dell’introduzione dell’Indennità di disoccupazione, che avrebbe causato il prepensionamento obbligatorio di 34mila lavoratori bancari.

– “L’impegno di un’Organizzazione che si batte, da oltre 60 anni, per l’esclusiva difesa di questa categoria, i bancari.” Queste le parole di Sileoni. “I bancari non sono, per noi, UNA categoria tra le tante, ma LA categoria. Una categoria che, senza la FABI, andrebbe purtroppo alla deriva.”

– L’ottima salute di cui l’Organizzazione gode, grazie all’importante rinnovo generazionale attuato tra i dirigenti; un rinnovo che ha saputo, però, mantenere al proprio interno chi ha costruito la storia dell’Organizzazione. L’importanza, quindi, di aver conservato intatta la propria irrinunciabile identità storica.

– Il SAB come elemento portante dell’Organizzazione, senza il cui fondamentale apporto non sarebbe stato possibile realizzare una concreta e costante crescita.

Gli interventi dei presenti – oltre 200 dirigenti sindacali FABI provenienti da tutto il Veneto e da vari gruppi bancari – hanno sottolineato le difficoltà che il momento di crisi ha portato, difficoltà che hanno coinvolto tutte le banche,  e la preoccupazione per un’uscita dal tunnel che appare ancora molto lontana. Al contempo, la sicurezza nella fiducia che gli iscritti nutrono nei confronti dell’Organizzazione, una fiducia dettata da un senso di appartenenza alla FABI ormai inciso nel DNA.

Tra i vari argomenti toccati dagli interventi, quello, spinoso, degli alti stipendi dei manager: la FABI è stata l’unica organizzazione sindacale ad aver  preso posizione in merito, contribuendo a diffondere mediaticamente l’importante messaggio, ed ottenendo il plauso del Governatore Visco.

Altro problema emerso, quello delle sofferenze bancarie, causato solo parzialmente dalla crisi e derivato, invece, da una cattiva gestione e qualità del credito, concesso sempre e soltanto ai soliti noti.  Da qui, l’importanza di ristabilire il ruolo sociale delle banche.

Lando Sileoni ha anche ricordato l’importanza di una comunicazione puntuale, che ha sempre permesso di far arrivare a tutti i lavoratori un messaggio chiaro e diretto, e la necessità di mantenere l’attuale status occupazionale e l’attuale contratto nazionale.

Questo il primo, fondamentale obiettivo.

Per quanto riguarda il futuro: “È nelle mani di ognuno di noi. La categoria avrà il futuro che ci costruiremo.”

Per raggiungere questo risultato, sarà indispensabile una presa di posizione su ogni singolo argomento e una professionalità mirata dei dirigenti; una professionalità che, finora, hanno ampiamente dimostrato di possedere.

“I lavoratori bancari che rappresentiamo possono essere certi” conclude Sileoni “ogni decisione che l’Organizzazione prenderà sarà sempre ed esclusivamente a loro totale sostegno e difesa.”