Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI, e Giuseppe Gallo, Segretario generale FIBA-Cisl, scrivono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sollecitare un intervento a sostegno dei lavoratori MPS e delle loro famiglie.
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Al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Signor Presidente,
nel vorticoso dibattito sulle vicende del gruppo bancario MPS, giustamente promosso dalla libera stampa e dagli attori economici e politici, manca una voce: quella delle trentamila lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie, che hanno fatto del Montepaschi il terzo gruppo bancario nazionale, che hanno sostenuto gli aumenti di capitale ricorrendo anche al proprio trattamento di fine rapporto, che hanno approvato l’Accordo sindacale del 19 dicembre 2012 che contribuisce al risanamento ed al rilancio della banca.
Quelle lavoratrici e quei lavoratori sono oggi in prima linea, con straordinaria dedizione, in tutte le sedi dell’Istituto per presidiarne la stabilità e per garantire, con la loro competenza e con lo storico spirito di appartenenza che li ha sempre contraddistinti, il presente e il futuro del loro gruppo bancario.
Oggi, nel momento più grave, gli interessi, le speranze, l’impegno, la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Mps convergono con i valori che Ella, Signor Presidente, ha richiamato, recentemente, con monito perentorio: “il riconoscimento dell’interesse nazionale, della solidità del sistema bancario italiano, della credibilità ed efficacia delle sue istituzioni di vigilanza”.
Per queste semplici ragioni, siamo profondamente convinti che ogni attore debba operare con il rigore e la responsabilità che il proprio ruolo richiede.
Le nostre Organizzazioni Sindacali, le prime, nel settore, in termini di rappresentatività, continueranno ad ispirare la contrattazione alla ricerca costante dell’equilibrio e della sintesi tra vincoli competitivi, da un lato, e diritti, tutele, coesione sociale, dall’altro.
Non vorremmo si esitasse a perseguire i protagonisti di una gestione aziendale dissennata, anche attraverso possibili azioni di responsabilità, nel massimo rispetto dell’azione della Magistratura. È necessario che il nuovo management, come d’altronde sta facendo dal momento del proprio insediamento, continui ad attuare una strategia di discontinuità rispetto al passato.
Siamo convinti che, perseguendo questa strada, il Presidente Alessandro Profumo e l’Amministratore delegato Fabrizio Viola potranno, nel tempo, consolidare un incisivo rilancio dell’istituto. È urgente l’impegno del Governo e del Parlamento per regolare il mercato dei derivati speculativi che, dall’inizio della crisi finanziaria del 2007, continuano a scatenare instabilità finanziaria e devastazione sociale.
Abbiamo riconosciuto alla Vigilanza della Banca d’Italia, anche nell’incontro col Governatore del settembre 2012, di aver contribuito, in forme eminenti, alla maggiore solidità del sistema bancario italiano nella comparazione internazionale. Riteniamo, però, che non si debba abbassare la guardia. È questo l’invito che rivolgiamo alla stessa Banca d’Italia. Le recenti vicende dimostrano che oggi l’Authority necessita di strumenti normativi ex ante più efficaci della semplice “moral suasion”, per rimuovere il management inadeguato e prevenire le crisi.
“Quisque suum”: ognuno si attenga al dovere che il ruolo gli impone!
Sulla scorta di questa ispirazione, Signor Presidente, accogliamo, con autentica condivisione, l’invito forte che Ella ha rivolto a tutti gli attori responsabili della vita pubblica “di manifestare la consapevolezza dell’interesse nazionale”, al riparo da ogni meschina strumentalità politica, sia essa riconducibile alle elezioni comunali di Siena o alla campagna elettorale nazionale.
Tutto questo nell’esclusivo interesse dei lavoratori e della stessa clientela del Gruppo bancario Mps.
Per contribuire al superiore bene comune del Paese, le organizzazioni sindacali, nella specificità del loro ruolo di soggetti sociali autonomi, continueranno a operare con responsabilità, buonsenso e spirito di servizio a tutela degli stessi dipendenti del Montepaschi e della clientela.
Confidando nella sua riconosciuta sensibilità sociale, chiediamo, tuttavia, anche un Suo autorevolissimo intervento a sostegno dei lavoratori del Gruppo Mps e delle loro famiglie.
Roma 4/2/13
Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI
Giuseppe Gallo, Segretario Generale FIBA Cisl
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