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ACCORDO RAGGIUNTO IN BPM – TUTTA LA STAMPA

di Redazione

IL GIORNALE, sabato 8 dicembre 2012

Bpm, via ai tagli al personale Ora si punta a 800 esuberi

Massimo Restelli – Sab, 08/12/2012 – 07:47

Accordo fatto per gli esuberi della Popolare di Milano: Piazza Meda si assicura i 70 milioni di risparmi previsti sul costo del lavoro e getta le basi per aumentare da 700 a 800 addetti i potenziali pensionandi, accettando fin d’ora le domande di uscita al 2020, i sindacati ottengono che le espulsioni siano volontarie e incentivate.

Il costo dell’accordo è stimato tra i 180 e i 200 milioni, spesati già quest’anno. Il contratto integrativo («Cia») sopravvive, ma a marzo sarà riscritto anche in base alle sinergie ottenute. La trattativa, avviata in agosto, si è conclusa alle due di notte di giovedì quando nella sala riunioni posta al secondo piano di Piazza Meda Fabi, Fiba, Fisac e Uilca hanno firmato il piano industriale alla presenza dell’ad Piero Montani. La Dircredito ha invece deciso lo strappo, davanti al colpo di mannaia in arrivo su un corpo dirigenziale che, complice le «carriere politiche» su cui la vecchia Bpm chiudeva un occhio, conta 200 persone. Di questi 120 erano «leggeri», cioè inamovibili. A preoccupare è l’articolo 10 dell’«Accordo quadro» (23 pagine, allegati compresi) perché tutti sanno che nella Bpm di Andrea Bonomi le caselle di comando saranno contate. Così come è in corso la rivisitazione della rete, già 500 le nomine effettuate. Quanto agli impiegati in eccesso, l’articolo 5 dell’intesa prevede per chi ha diritto alla pensione e presenta domanda entro l’anno un incentivo di 7 mensilità (9 per quanti usciranno prima dei 62 anni; 14 per le donne con 35 anni di contributi). Ai pre-pensionati che utilizzeranno il Fondo esuberi andrà un bonus compreso tra lo 0,5 e lo 0,9% della retribuzione (articolo 6), cui aggiungere il «premio tempestività» pari a 2 mensilità per quanti accetteranno l’impianto entro fine dicembre. Il contratto integrativo è affrontato all’articolo 7: le voci che rendevano unico lo stipendio di Bpm per un peso complessivo di 70 milioni – come la «Retribuzione integrativa aziendale» e il «premio di rendimento extra standard» (per gli assunti fino al 2000) – sono trasformati in assegni ad personam, non più rivalutabili né applicabili ai nuovi assunti. Anche l’«Indennità invernale per il caro carbone», eredità del Ventennio, e il «Monte aggiuntivo» saranno pagati pro-quota solo fino a marzo. Poi il «Cia» sarà riscritto secondo una logica dei vasi comunicanti, guardando ai risparmi ottenuti con i pensionamenti. Dalla verifica dipende anche l’integrativo dei dipendenti ex Legnano dopo la fusione: Bpm ha ad oggi riconosciuto un’indennità annua di 1.200 euro, un punto molto caro alla Fabi che è la sigla maggioritaria a livello di gruppo sebbene nella sola Piazza Meda sia la Uilca ad avere più iscritti. Completa il piano il ricorso ai contratti di solidarietà, come già fatto da Intesa e Ubi Banca: gli impiegati lavoreranno tre giorni nel triennio senza pesare sul bilancio della banca, 4 giornate i quadri e 6 i dirigenti.

«L’accordo dimostra che in Bpm tutti si rendono conto che occorre una svolta. Non abbiamo fatto regali a nessuno, ma abbiamo voluto concordare come agire», commenta il capo delle Risorse umane di Bpm Giovanni Rossi. Un «buon accordo» che «proietta Bpm oltre la crisi», concordano i leader di Fabi, Lando Maria Sileoni, e Fiba Giuseppe Gallo. Il vertice Bpm «non ha più alibi, deve rilanciare la banca», chiosa il capo della Uilca, Massimo Masi.

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LA REPUBBLICA, sabato 8 dicembre 2012

Bpm: accordo con i sindacati per 700 tagli

MILANO — Banca Popolare di Milano e delegazioni sindacali (Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl credito, Uilca e Falcri), hanno firmato l’accordo sul piano industriale 2012-2015. L’intesa consentirà la riduzione dell’organico complessivo del gruppo di 700 lavoratori, nonché di raggiungere un contenimento del costo del lavoro pari a circa 70 milioni di euro. Non ha firmato Dirtcredito: «Incertezza sul futuro».

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CORRIERE DELLA SERA, sabato 8 dicembre 2012

Bpm, intesa con i sindacati 700 esuberi e risparmi

Accordo tra Bpm e sindacati alla riduzione di 700 dipendenti della Popolare di Milano attraverso un programma di uscite volontarie, in attuazione del piano industriale 2012-15. L’accordo quadro riguarda i dipendenti che al 31 dicembre 2015 abbiano maturato i requisiti per avere diritto alla pensione e anche soggetti destinati alla pensione dal 2018 grazie all’accesso al fondo di solidarietà del settore bancario. Il costo dell’investimento stimato è fra i 180 e i 200 milioni tutto spesato nel bilancio 2012. Obiettivo di Bpm è contenere il costo del lavoro per circa 70 milioni. La decisione, sottolinea una nota della banca presieduta da Andrea Bonomi, «evidenzia un forte senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti» che consente a Bpm di portare avanti l’esecuzione del piano industriale con rinnovata fiducia». Il raggiungimento degli obiettivi consentirà «di poter accogliere nuova occupazione giovanile». Soddisfatti i sindacati, per i quali sono stati «scongiurati gli esodi obbligatori».

Si tratta di «un buon accordo» che «proietta Bpm oltre la crisi», hanno commentato così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, e Giuseppe Gallo, segretario generale di Fiba Cisl, e che dimostra «la determinazione e la responsabilità delle organizzazioni sindacali».

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IL SOLE 24 ORE, sabato 8 dicembre 2012

BPM – Firmata l’intesa sugli esuberi

Bpm e sindacati hanno raggiunto un accordo sul personale in relazione al piano industriale 2012-2015. L’intesa consentirà la riduzione dell’organico di 700 unità con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni. Il costo dell’accordo è stimato tra i 180 e i 200 milioni. Per i sindacati Fabi e Fiba «è un buon accordo che proietta Bpm oltre la crisi».

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MILANO FINANZA, sabato 8 dicembre 2012

Bpm, firmato accordo su piano industriale

Bpm e la delegazione sindacale di Gruppo firmano l’accordo quadro relativo al personale, in relazione al piano industriale 2012-15. L’intesa consentirà la riduzione dell’organico di gruppo di 700 lavoratori. Per Lando Sileoni (Fabi) e Giuseppe Gallo (Fiba) si tratta di “un buon accordo che proietta Bpm oltre la crisi”.

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IL MONDO, venerdì 7 dicembre 2012

Bpm/ Fabi e Fiba: Buon accordo che proietta banca oltre crisi – Trattativa è stata dura, sindacati responsabili

Roma, 7 dic. L’accordo quadro raggiunto tra Bpm e i sindacati sul piano industriale è un “buon accordo che proietta Bpm oltre la crisi”. Ad affermalo Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, e Giuseppe Gallo, segretario generale di Fiba Cisl.

“Il positivo risultato dell’ipotesi di accordo sottoscritto oggi unitariamente, dopo una trattativa dura ed impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostra la determinazione e la responsabilità delle organizzazioni sindacali”, dicono Sileoni e Gallo.

L’ipotesi di accordo, sostengono i due sindacalisti, “esprime la sintesi efficace tra l’esigenza di rilanciare il ruolo di Bpm come leva di sviluppo delle sue economie di riferimento; la domanda di tutela occupazionale, prospettiva professionale, coesione sociale delle lavoratrici e dei lavoratori; la volontà di presidiare la Banca cooperativa e lo straordinario patrimonio umano e professionale costruito nella sua storia”.

“La volontarietà incentivata di accesso la Fondo di Solidarietà; la salvaguardia delle tutele sostanziali del Contratto integrativo aziendale; l’impegno ad armonizzare, all’interno del Contratto integrativo Bpm, diritti e tutele fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori della Banca Popolare di Legnano e della ex Cassa di risparmio di Alessandria, esprimono la qualità e l’equilibrio solidale dell’Ipotesi d’accordo”, conclude la nota.

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BLUETG.it, venerdì 7 dicembre 2012 – 10:53

Bpm sigla accordo quadro con sindacati su personale

Bpm ha annunciato ufficialmente stamane, in una nota, di aver firmato un accordo quadro con la delegazione di gruppo delle organizzazioni sindacali (Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito, Uilca e Falcri) relativo al personale conseguente all’attuazione del piano industriale di gruppo 2012-2015 (che ha previsto 700 esuberi, ndr).

In particolare “la procedura sindacale, avviata lo scorso 9 agosto, ha l’obiettivo, tra le altre cose, di raggiungere un contenimento strutturale del costo del lavoro stimato in 70 milioni di euro” spiega la nota, ricordando che “il raggiungimento degli obiettivi consentirà al gruppo Bipiemme di poter accogliere nuova occupazione giovanile, partendo dalla stabilizzazione degli attuali rapporti a tempo determinato”. (l.s.)

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BLUETG.it, venerdì 7 dicembre 2012

Bpm. Intesa raggiunta su piano industriale

La Bpm e i sindacati hanno raggiunto nella notte un accordo sul personale in relazione al piano industriale 2012-2015. L’intesa, si legge in una nota, consentirà la riduzione dell’organico di 700 unità con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni. Il costo dell’accordo è stimato tra i 180 e i 200 milioni e sarà spesato nel bilancio 2012.

L’accordo, che prevede una serie di incentivazioni all’esodo, consentirà “la riduzione dell’organico complessivo del Gruppo Bipiemme di 700 unità” con “un piano di esodo caratterizzato dalla fuoriuscita volontaria” di quanti al 31 dicembre 2015 “abbiano maturato i requisiti” per la pensione “e dal ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà” per quanti “matureranno i requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici fino al 31 dicembre 2018, con possibilità di ampliamento fino al 30 giugno 2020”.

L’intesa sottoscritta con i sindacati del gruppo ((Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito, Uilca e Falcri) “nasce dalla comune volontà delle parti di assicurare insieme un rilancio di Bpm e un futuro tranquillo per i suoi dipendenti”. “Grazie all’esito positivo della trattativa sindacale – si legge ancora – infatti, la Banca può guardare al futuro con maggiore serenità e proseguire l’esecuzione del Piano Industriale con rinnovata fiducia”.

I sindacati della Banca Popolare di Milano esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto con l’azienda sul piano esuberi legato al 2015 che passa attraverso la riduzione dell’organico di 700 unità con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni.

Secondo i segretari generali della Fabi e della Fiba, rispettivamente, Lando Maria Sileoni e Giuseppe Gallo, si tratta di “un buon accordo che proietta la banca oltre la crisi”.

“Il positivo risultato sottoscritto unitariamente – ricordano -, dopo una trattativa dura ed impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostra la determinazione e la responsabilità delle organizzazioni sindacali”.

Per Massimo Masi della Uilca, inoltre, “il management adesso non ha più alibi e deve rilanciare la banca. Abbiamo fatto scelte di grande portata, come quella che ha portato allo scioglimento dell’Associazione Amici della Bpm, per questo ora ci attendiamo che il top management svolga con competenza e impegno il suo compito di riportare l’azienda ai livelli di produttività, redditività e solidità che le competono”.

Il raggiungimento degli obiettivi permetterà alla Bpm, infine, nota l’azienda, “di poter accogliere nuova occupazione giovanile, partendo dalla stabilizzazione degli attuali rapporti a tempo determinato”. Attraverso le uscite del personale tutelato dalla pensione e dal fondo di solidarietà, sarà inoltre “possibile consolidare (in larga misura) la retribuzione dei colleghi più giovani”. (7 dicembre 2012)

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AVVENIRE, sabato 8 dicembre 2012

Bpm e sindacati si accordano sul piano

MILANO. Bpm e sindacati hanno raggiunto nella notte un accordo sul personale in relazione al piano industriale 2012-2015. L’intesa consentirà la riduzione dell’organico di 700 unità, con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni. Il costo dell’accordo è stimato tra i 180 e i 200 milioni e sarà spesato nel bilancio 2012. L’accordo, che prevede una serie di incentivazioni all’esodo, consentirà la riduzione dell’organico con «un piano di esodo caratterizzato dalla fuoriuscita volontaria» di quanti al 31 dicembre 2015 «abbiano maturato i requisiti» per la pensione «e dal ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà» per quanti «matureranno i requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici fino al 31 dicembre 2018, con possibilità di ampliamento fino al 30  giugno 2020». L’intesa «nasce dalla comune volontà delle parti di assicurare insieme un rilancio di Bpm e un futuro tranquillo per i suoi dipendenti» si legge in una nota. Il raggiungimento degli obiettivi permetterà a Bpm «di poter accogliere nuova occupazione giovanile, partendo dalla stabilizzazione degli attuali rapporti a tempo determinato».

Soddisfatti i sindacati: per i segretari generali della Fabi e della Fiba, Lando Maria Sileoni e Giuseppe Gallo, si tratta di «un buon accordo che proietta la banca oltre la crisi». Il risultato, che definiscono «positivo», dopo una «trattativa dura ed impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostra la determinazione e la responsabilità delle organizzazioni sindacali». Per Massimo Masi della Uilca, inoltre, «il management adesso non ha più alibi e deve rilanciare la banca. Abbiamo fatto scelte di grande portata, come quella che ha portato allo scioglimento dell’associazione Amici della Bpm, per questo ora ci attendiamo che il top management svolga con impegno il suo compito di riportare l’azienda ai livelli di produttività, redditività e solidità che le competono».

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ANSA, venerdì 7 dicembre 2012

BPM: SINDACATI; BENE ACCORDO, ORA RILANCIO E SUPERARE CRISI

(ANSA) – MILANO, 7 DIC – I sindacati della Banca Popolare di Milano esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto con l’azienda sul piano esuberi legato al 2015 che passa attraverso la riduzione dell’organico di 700 unità con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni.   Secondo i segretari generali della Fabi e della Fiba, rispettivamente, Lando Maria Sileoni e Giuseppe Gallo, si tratta di “un buon accordo che proietta la banca oltre la crisi”.

“Il positivo risultato sottoscritto oggi unitariamente – ricordano -, dopo una trattativa dura ed impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostra la determinazione e la responsabilità delle organizzazioni sindacali”.

Per Massimo Masi della Uilca, inoltre, “il management adesso non ha più alibi e deve rilanciare la banca. Abbiamo fatto scelte di grande portata, come quella che ha portato allo scioglimento dell’Associazione Amici della Bpm, per questo ora ci attendiamo che il top management svolga con competenza e impegno il suo compito di riportare l’azienda ai livelli di produttività, redditività e solidità che le competono”. (ANSA).

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RADIOCOR, venerdì 7 dicembre 2012

12:56 – Bpm: Fabi e Fiba, accordo su esuberi equilibrato e solidale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 07 dic – “Il positivo risultato dell’ipotesi di accordo sottoscritto oggi unitariamente, dopo una trattativa dura e impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostrano la determinazione e la responsabilita’ delle organizzazioni sindacali”.

Questo il commento di Lando Maria Sileoni e Giuseppe Gallo, segretari generali di Fabi e Fiba Cisl all’intesa sui 700 esuberi della Banca Popolare di Milano. L’accordo, aggiungono, “esprime la sintesi efficace tra l’esigenza di rilanciare il ruolo di Bpm come leva di sviluppo delle sue economie di riferimento, la domanda di tutela occupazionale, prospettiva professionale, coesione sociale delle lavoratrici e dei lavoratori e la volonta’ di presidiare la banca cooperativa e lo straordinario patrimonio umano e professionale costruito nella sua storia”. La “qualita’” e “l’equilibrio solidale” dell’intesa, concludono, sono dimostrate dalla “volontarieta’ incentivata di accesso la fondo di solidarieta’”, dalla “salvaguardia delle tutele sostanziali del contratto integrativo aziendale” e dall’impegno “ad armonizzare, all’interno del contratto integrativo Bpm, diritti e tutele fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori della Banca Popolare di Legnano e della ex Cassa di risparmio di Alessandria”. Com-Ppa- (RADIOCOR) 07-12-12 12:56:48 (0221) 5 NNNN

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