(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 27 set – “La trattativa sul piano industriale del gruppo Mps non produce risultati a causa – e’ bene ribadirlo – di una strategia aziendale che e’ ferma su posizioni preconcette e non accetta un confronto costruttivo. Deroghe al contratto nazionale non sono possibili e ribadiamo che le esternalizzazioni vanno ritirate”. Lo afferma in una nota Lando Sileoni, il segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato autonomo dei bancari. La presa di posizione di Sileoni segue un comunicato congiunto delle sigle presenti al tavolo del negoziato nella quale si afferma che la banca non ha accettato la proposta di recedere dal piano di esternalizzazione del personale (circa 1.600 addetti) compensandolo “con una manovra basata principalmente sui prepensionamenti”. La trattativa sull’applicazione del piano che prevede un taglio del costo del personale di 300 milioni nel triennio ha anche altri capitoli tra i quali la chiusura di 100 sportelli entro l’anno e il riassetto delle aree territoriali. Le parti si rivedranno lunedi’ prossimo Secondo Sileoni “le soluzioni per raggiungere un accordo possono essere trovate, ma per fare cio’ bisogna essere in due e non mi pare che la banca si stia muovendo nella giusta direzione”. Per il segretario generale della Fabi “la trattativa sul piano industriale e’ iniziata e finira’ a Siena. Non ci sono altri tavoli possibili”. Ggz (RADIOCOR) 27-09-12 16:06:52