Banche, via al nuovo fondo esuberi L’assegno d’esodo verrà ridotto dell’8%. Introdotti i contratti di solidarietà espansiva. Pronti gli assegni di sostegno al reddito Ma serve una circolare per rendere agibile la procedura Inps di Luca Gualtieri Il governo Monti ha finalmente accolto le richieste dei sindacati del credito e dell’Abi e il nuovo Fondo di solidarietà del settore bancario potrà ora entrare in funzione, aprendo un prezioso paracadute per i dipendenti del comparto. Come anticipato da MF-Milano Finanza, il decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e traccia un quadro normativo abbastanza completo delle garanzie offerte ai quasi 20 mila bancari italiani che presumibilmente saranno coinvolti nei nuovi piani industriali.
La notizia arriva oltre un anno dopo la riforma dell’ammortizzatore sociale del comparto bancario ed è stata salutata positivamente dai principali sindacati del comparto.
«Questo decreto mette a disposizione degli istituti di credito tutti gli strumenti per gestire la crisi. A questo punto non accetteremo emendamenti al contratto nazionale del settore e siamo contrari alla rottamazione dei 55enni», spiega a MF-Milano Finanza Lando Sileoni, segretario generale della Fabi. Agostino Megale, segretario generale della Fisac-Cgil, invece ha dichiarato: «Apprezziamo che il decreto sia stato varato e che abbia recepito le modifiche da noi concordate, anche se ci aspettavamo che fosse previsto anche lo strumento dei contratti di solidarietà difensiva». Che cosa prevede nel dettaglio la nuova normativa? Il provvedimento salvaguarda l’architettura del fondo e il meccanismo delle uscite volontarie, da sempre fiore all’occhiello del settore bancario, ma al tempo stesso introduce alcune novità. È prevista una riduzione dell’8% dell’importo dell’assegno d’esodo, per quei lavoratori andati in pre-pensionamento dopo il 9 luglio del 2011. Un’altra novità è costituita dai contratti di solidarietà espansiva, un’innovazione per il comparto bancario, vincolata da un lato alla volontarietà e dall’altro all’ingresso dei giovani con occupazione stabile. Con il decreto viene risolta anche un’altra questione spinosa: quella degli assegni di sostegno al reddito. Da gennaio, in assenza dei decreti attuativi, l’Inps aveva infatti bloccato l’erogazione degli assegni a tutti quei lavoratori bancari andati in pre-pensionamento dopo il 9 luglio 2011. In tutto oltre un migliaio di persone, perlopiù usciti da Intesa Sanpaolo in base all’accordo sul piano industriale. Da adesso questi lavoratori riceveranno tutti gli arretrati. Tra tanti elementi positivi c’è però ancora qualche fattore di incertezza. In primo luogo il decreto attuativo ha valore provvisorio, visto che è stato deliberato con procedura accelerata. Entro la fine dell’anno sarà necessaria una proroga attraverso un decreto definitivo per evitare che i dipendenti interessati restino senza stipendio e senza copertura. Inoltre servirà un intervento normativo perché l’Inps renda agibili i contratti di solidarietà espansiva. Non è ancora chiaro se per far fronte a queste necessità servirà una legge vera e propria oppure una circolare ministeriale e la materia è oggetto di confronto. Il fondo esuberi, peraltro, non sarà l’unico strumento a disposizione di banche e lavoratori per gestire le ristrutturazioni dei prossimi mesi. Il nuovo fondo per l’occupazione, istituito dal contratto nazionale, dà diritto alle aziende di beneficiare di un contributo economico per ogni assunzione. (riproduzione riservata)
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Ecco la pagina di MF Milano Finanza dedicata a Fondo Esuberi e incontro Visco / Sindacati
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