(Asca) – Roma, 31 ago – Chiusure di sportelli, uscite e prepensionamenti caratterizzano i piani industriali delle banche fino al 2015. Il settore inoltre e’ zavorrato dal boom di sofferenze, come dice il segretario generale della Fabi, Lando maria Sileoni. In particolare guardando ad ogni singolo istituto, il nuovo piano industriale 2012/15 del Monte prevede la chiusura di 400 sportelli su una rete di 2915 filiali. In tutto 4.600 esuberi su 31mila lavoratori, di cui 2360 dall’esternalizzazione del back office, 1210 dalla cessione di asset, il resto da uscite naturali e pensionamenti. Per quanto riguarda il Gruppo Ubi, la banca vuole modificare la struttura organizzativa per realizzare entro il 2014 un risparmio di 115 milioni. Saranno chiusi o messi in vendita 44 sportelli e altri 78 saranno trasformati in minisportelli. Previsti tagli pari all’8% delle spese per il personale, con una riduzione di 1578 dipendenti full time. L’ultimo piano industriale di Intesa Sanpaolo prevede 5000 uscite entro il 2013. Si tratta di pensionamenti e pre-pensionamenti volontari e incentivati. Per la Bper, il piano industriale 2012-14 prevede la chiusura di 50 sportelli e la creazione di altri 25 in luoghi economicamente strategici (non sono ancori stati forniti dati sulla ripartizione territoriale delle chiusure). Il piano prevede anche 450 e 600 tra riqualificazioni e ricollocazioni professionali su circa 11.800 dipendenti.
ASCA 31 Agosto 2012 – 13:15 Banche: Sileoni (Fabi), è allarme sofferenze (1 update) (ASCA) – Roma, 31 ago – La rete italiana di Deutsche Bank contava 323 sportelli a fine 2011 e 3.197 dipendenti. Fonti aziendali – spiega Sileoni – non escludono aperture di nuove filiali ma mancano conferme ufficiali, che probabilmente arriveranno a settembre nel prossimo incontro con i sindacati. Mentre la Popolare di Bari nel nuovo piano industriale 2012-16 prevede 13 interventi sulla rete, tra chiusure e accorpamenti di sportelli, su un totale di 196 agenzie. Intanto la banca ha annunciato 250 esuberi su un totale di 1.888 dipendenti. Anche per il Credito Valtellinese. Non sono previste chiusure di sportelli, ma il Creval nel piano 2011-14 ha dichiarato 150 esuberi su 1.460 dipendenti. Infine, per il Banco Popolare, il piano industriale 2011-14 prevedeva la chiusura di 140 sportelli entro il 2015 e un migliaio di esuberi. A settembre la revisione del piano potrebbe aumentare il numero dei dipendenti in esubero. Il piano industriale 2012-15 di Unicredit conferma l’obiettivo di una riduzione del personale di 3.500 unita’, prevedendo il pensionamento obbligatorio di 800 lavoratori. I sindacati, Fabi in testa hanno gia’ detto no a questo progetto. Per quanto riguarda la Bnl (Bnp Paribas), entro il 2014 l’ultimo piano industriale prevede l’apertura di 50 nuovi sportelli su una rete di circa 950, ma le aperture hanno subito rallentamenti. Per il 2011 il Gruppo prevedeva circa 370 uscite, ma il Gruppo, d’intesa con i sindacati, le sta procrastinando in attesa di sapere se sono salvaguardate dai decreti governativi. Ci sono poi realta’ piu’ piccole come la Banca Etruria, dove non sono previste nell’imminente chiusure di sportelli, ma l’azienda ha dichiarato di recente 200 esuberi su un totale di 1778 bancari.
In Veneto Banca il 2 luglio la banca ha dichiarato, nell’ambito del nuovo piano industriale 2012-15, 246 esuberi per recuperare la redditivita’ perduta ma nessuna revisione degli sportelli. Per la Popolare di Milano, il piano industriale 2012-15 prevede la chiusura di 30 sportelli su 769. Previsto il calo da 200 a 150 dei dirigenti, riqualificazione e formazione di 2.300 dipendenti, riduzione del personale di circa 700 unita’ sulle 8.500 attive. La Popolare di Vicenza nel nuovo piano industriale 2012-16 prevede un forte intervento sulla rete, che tuttavia non comportera’ una diminuzione complessiva degli sportelli: entro il 2014 sono previste 30 chiusure di filiali (9 per Banca Nuova e 21 per Banca Popolare Vicenza) e 40 nuove aperture. Confermato l’obiettivo di arrivare a 800 sportelli (attualmente ne conta 630) e di intervenire su 224 filiali per migliorarne la redditivita’ attraverso: spostamenti in nuove piazze, accorpamenti, chiusure e riaperture.
ASCA 31 Agosto 2012 – 13:19 Banche: Sileoni (Fabi), è allarme sofferenze (2 Update) (ASCA) – Roma, 31 ago – Il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni ricorda anche che il Gruppo Carige, nel piano industriale 2011-14 prevedeva l’apertura di 48 nuovi sportelli, 500 nuove assunzioni e nessun esubero di personale. A settembre partira’ la trattativa con i sindacati per dividere il Gruppo in due banche: Carige Liguria e Carige Italia. Con questo progetto non e’ escluso che il piano di implementazione degli sportelli subisca una revisione. In ultimo, Cariparma Credit-Agricole nel piano industriale 2011-14 prevedeva 360 pre-pensionamenti tutti volontari e incentivati. Alla banca sono arrivate il doppio delle domande (in tutto 700) e i vertici hanno annunciato ai sindacati che, alla luce delle richieste, aumentera’ la platea degli esodati, pur non quantificandone il numero. Quanto agli sportelli, sono state previste 7 chiusure e 4 aperture in Cariparma, 4 chiusure e 2 aperture in Friuladria, 2 chiusure e due aperture in Carispezia. Mentre alla Popolare di Spoleto il piano industriale 2012-15 prevede 10 aperture di sportello (Latina, Ravenna, Cesena, Firenze).