(ASCA) – Roma, 31 ago – Clima pesante. Lunedi’ riprendono le trattative per la Bpm e il Monte dei Paschi di Siena, ma il settore del credito, in particolare per quanto riguarda Mps,Unicredit e Intesa Sanpaolo, e’ stato investito da scioperi fino al mese di luglio, e Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato piu’ rappresentativo del settore, spiega che le banche, ”da una parte sono zavorrate dal problema degli esodati che in tutto il comparto sono circa 15 mila; inoltre le aziende bancarie non producono piu’ i guadagni di qualche anno fa, e a fare da sfondo a tutto questo c’e’ la crisi finanziaria internazionale, e il problema delle sofferenze bancarie che sta esplodendo, per la cattiva qualita’ del credito”. E’ questa infatti la lamentela dei banchieri; la crisi in sostanza ha determinato un sostanziale peggioramento degli attivi degli istituti creditizi, ma Sileoni ha un’altra lettura: ”le sofferenze bancarie – afferma – non dipendono esclusivamente dalla crisi, il problema e’ che le banche i soldi li danno per ogni regione e per ogni provincia alle solite aziende e alle solite famiglie spesso in deroga a quel principio che tanto millantano le stesse aziende, del merito di credito. Le dinamiche sul territorio – aggiunge Sileoni – sono sempre quelle. I banchieri questo non lo dicono”.