(ANSA) – ROMA, 6 AGO – Parte ufficialmente la trattativa per gestire le ricadute occupazionali del piano industriale 2012-15 del gruppo Mps. E’ quanto informa la Fabi secondo cui domani 7 agosto e mercoledì 8 i sindacati sono stati convocati dall’azienda a Siena per discutere i contenuti del piano che prevederebbe 4.600 esuberi e la chiusura di 400 sportelli. Secondo la Fabi, “il gruppo vuole disdettare a partire dal primo novembre tutti gli accordi aziendali”. I 4.600 esuberi, secondo il sindacato, sono in gran parte frutto delle esternalizzazioni del back office (2.300 lavoratori) e della cessione delle società del Gruppo Biver, Consum.it e ramo leasing. “Questo è un piano industriale che non ci convince, che non ci ha mai convinto, perché non dà certezze né al prossimo futuro del gruppo né ai lavoratori”, spiega il segretario generale Lando Sileoni, secondo cui “non corrispondono al vero le dichiarazioni di alcuni dirigenti di Mps quando affermano che la banca non licenzierà personale. E’ vero esattamente il contrario: diminuiranno i posti di lavoro, chiuderanno 400 sportelli bancari con una inevitabile perdita di clientela e di rapporto con il territorio”. “E’ chiaro – conclude – che senza una perentoria marcia indietro continuerà la mobilitazione dei dipendenti del gruppo”. (ANSA).