È pronto il decreto del ministero dell’Economia per risolvere il problema degli esodati. Coprirà una platea di 65mila beneficiari. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero nel corso dell’incontro con i sindacati sugli esodati. Al termine del quale il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha dichiarato che «non va bene e va cambiato perché non dà garanzie ai tutti i lavoratori». Camusso ha sottolineato che «vanno riconosciuti a tutti i lavoratori i diritti acquisiti» e che il Governo deve «trovare i soldi». Camusso ha sottolineato anche che se non ci saranno cambiamenti «considererà la mobilitazione». Dello stesso tono le dichiarazioni del leader Cisl, Raffaele Bonanni. Il decreto sui 65mila esodati «è totalmente iniquo perché non copre tutti i lavoratori che hanno sottoscritto accordi con le aziende in crisi. «Il ministro insiste molto sui soldi disponibili e sul fare un decreto che a noi non va bene. Non siamo soddisfatti. Bisogna discutere dei casi – ha sottolineato – condividere le modifiche e chiedere più risorse al Governo». La prossima settimana, ha aggiunto Bonanni, «ci sarà una riunione tecnica, speriamo per modificare il decreto, aprire una discussione e mettere più soldi per coprire tutti gli esodati». Problemi per il 2014 I tecnici del ministero hanno precisato che il decreto coprirà due anni, il 2012 e il 2013, mentre per il 2014 potrebbero esserci dei problemi. Il decreto, ha spiegato un tecnico del ministero nel corso dell’incontro con i sindacati, coprirà gli esodati che potranno andare in pensione con i vecchi requisiti nel 2012 e nel 2013. I problemi, dunque, potrebbero sorgere per coloro che avranno i requisiti per il pensionamento nel 2014. Il vincolo delle risorse non può essere messo in discussione Il vincolo delle risorse «non può essere messo in discussione»: ha dichiarato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al tavolo sugli esodati, confermando che saranno salvaguardati in 65mila. Per quelli che sono fuori «si vedrà. Mi prendo – avrebbe detto secondo partecipanti alla riunione – tutta l’impopolarità di un provvedimento impopolare».
Timing: decreto entro maggio
Il decreto sarà emanato entro maggio. A fissare il timing del provvedimento sui 65mila lavoratori che potranno in sostanza andare in pensione con le vecchie regole, è stato lo stesso ministro Fornero al tavolo con i sindacati.
Protesta il sindacato dei bancari
A ridosso dell’incontro tra governo e organizzazioni sindacali per discutere del nodo esodati il sindacato dei bancari ha protestato contro il ministro. «Ci attendiamo che il ministro del Lavoro mantenga gli impegni annunciati, salvaguardando pienamente i lavoratori già in esodo o in uscita dal mondo del lavoro sulla base di piani industriali varati precedentemente alla manovra di fine anno».
A dirlo è Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani).
Confermate le uscite programmate dei lavoratori
«Anche in queste ore», ha aggiunto il segretario generale della Fabi, «i principali gruppi bancari italiani stanno confermando le uscite programmate dei lavoratori, esodi che così si vanno ad aggiungere a quelli già in atto, tutti coperti dal Fondo di solidarietà, l’ammortizzatore sociale del credito interamente autofinanziato dal settore». Secondo il segretario generale della Fabi vanno «sbloccati immediatamente i fondi per tutti coloro che, dal 1 gennaio scorso, hanno terminato il periodo di esodo ed hanno visto respingere la propria domanda di pensione. Analogo carattere di urgenza vale per quei lavoratori, appena andati in esodo sempre a partire da gennaio, a cui l’Inps non ha ancora ad oggi erogato nulla per la mancata definizione di aspetti tecnici e procedurali».
1 commento
Sono una futura ” esodata” . Per risolvere il problema degli esodati bancari basterebbe trattarli con le vecchie regole pensionistiche, compresi noi che abbiamo aderito all’ultimo accordo di lug.2011, mantenendo pure valido il requisito dell’anzianità di servizio, i famosi 40 anni. infatti in molti casi (come il mio ) si risolverebbe tutto al meglio e senza pesare sull’INPS , visto che abbiamo un nostro Fondo esuberi autonomo. Non è possibile che per l’ennesima volta, a causa dei continui cambiamenti delle regole pensionistiche da oggi al domani, ci troviamo perennemente ” fregati “,senza poter accedere al meritato riposo. Se abbiamo iniziato a lavorare sodo già a 19 anni, sacrificando la nostra giovinezza nel vero senso della parola, perchè dobbiamo essere ancora di più penalizzati, da decisioni prese da chi non vorrebbe mai finire di lavorare perchè non li pesa, perchè super remunerato ( e spesso ingiustamente ) fa un lavoro che piace.
Fate in modo di non annullare l’anzianità di servizio