Si è spenta a 86 anni a Roma. Figlia di due pittori e intellettuali, ha raccontato l’Italia degli ultimi 60 anni
ROMA – È morta Miriam Mafai, giornalista e scrittrice. Ha svolto un’intensa carriera di inviata speciale e giornalista politica. Ha vinto il Premio Cimitile, nel 1996, con l’opera Botteghe oscure addio ed il Premio Montanelli, nel 2005. Aveva 85 anni e si è spenta a Roma dopo una lunga malattia.
Una vita per il giornalismo. Nata a Firenze il 2 febbraio 1926, ha partecipato alla Resistenza antifascista nelle file del Pci. Dopo la Liberazione ha continuato la sua attività politica e dal 1951 al 1956 è stata assessore al Comune di Pescara. Nel 1957 è stata a Parigi come corrispondente del settimanale Vie Nuove, nel 1960 all’Unità come redattore parlamentare. Direttore di Noi Donne dal 1965 al 1970, è passata poi come inviato speciale a Paese Sera. Dal 1983 al 1986 è stata presidente della Federazione nazionale della stampa. Nel 1975 è diventata inviato speciale de la Repubblica. È stata anche deputato nelle file del Pds. Tra le sue opere più celebri di scrittrice, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale (Mondadori),Botteghe oscure, addio. Com’eravamo comunisti (Mondadori), Dimenticare Berlinguer. La sinistra italiana e la tradizione comunista (Donzelli).
Domani camera ardente in Campidoglio. Sarà allestita da domani pomeriggio alle 15.30, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente per Miriam Mafai. Mercoledì 11 la stessa Protomoteca ospiterà alle 12 la commemorazione funebre.
Il ricordo di Napolitano. Con Miriam Mafai «scompare una delle più forti personalità femminili italiane degli scorsi decenni: erede di un’alta tradizione intellettuale e artistica famigliare, si era impegnata giovanissima nella Resistenza romana, affermandosi presto come giornalista di grande talento e combattività, e quindi come significativa scrittrice in stretto legame con il movimento per l’emancipazione delle donne e con l’attività politica della sinistra». È il ricordo commosso che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affida ad un messaggio partecipando al dolore dei figli, della sorella Simona e di tutti i familiari della giornalista scomparsa oggi.
Saviano: mi mancherà. «Miriam Mafai aveva una dote rarissima: essere rigorosa rinunciando all’accademismo e alla severità. Mi mancherà»: così Roberto Saviano ricorda su Twitter la giornalista.
Le reazioni nel mondo della politica. «Scompare una intellettuale, una scrittrice, una giornalista convintamente impegnata in politica e costantemente attenta alla società italiana. A tutti voi giungano i sentimenti del più profondo cordoglio mio personale e della Camera dei deputati» ha detto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. «Il suo impegno e la sua dedizione alla causa della libertà hanno contribuito, in misura rilevante, allo sviluppo della nostra democrazia». Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, in una dichiarazione. «Piango la scomparsa di Miriam Mafai giornalista severa e autorevole, donna di sinistra che ha sempre avuto la curiosità di capire gli altri – scrive Pier Ferdinando Casini su Twitter . È un’altra dei grandi vecchi che ci abbandona: sentiremo la mancanza del suo rigore morale e intellettuale». È stata una protagonista indiscussa della storia del nostro Paese alla quale ha contribuito con il suo impegno politico e civile» scrive il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro su Facebook. «Miriam Mafai era una donna speciale, di quelle persone che univano ad una intelligenza acuta e vivacissima un’ironia pungente, dura e dolce insieme, rapida nel comprendere, spesso un passo avanti al suo interlocutore» ha detto Walter Veltroni. «L’Italia perde un’intellettuale e una giornalista rigorosa» il commento di Enrico Gasbarra. «Con Mafai scompare una figura straordinaria dell’antifascismo e una figura importante della sinistra italiana» ha detto Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci.
Il ricordo del mondo del giornalismo. «Con Miriam Mafai scompare un altro grande giornalista del Tempo della lotta per la libertà e la costituzione democratica dell’Italia» ha commentato il segretario della Fnsi Franco Siddi, il presidente Roberto Natale, il suo segretario Sergio Borsi, il Consiglio nazionale. «Era una presenza umana molto forte, aveva idee forti, ma sapeva ascoltare gli altri» ha detto il direttore di Repubblica Ezio Mauro. Per Eugenio Scalfari «era molte cose insieme: era una militante di sinistra ma anche una femminista militante nel Pci, e se c’era un partito maschilista, era quello. Era una persona molto laica, in senso lato, di liberissimo pensiero. E poi se ne è andata… basta così…».
Le reazioni in Rai. «Con la scomparsa di Miriam Mafai non perdiamo soltanto una giornalista autorevole, una politica coraggiosa, un’intellettuale vivace e anticonformista. Con lei viene meno – dichiara il direttore generale della Rai, Lorenza Lei – una protagonista della storia del nostro Paese, una voce battagliera che ha fatto dell’impegno sociale una missione di vita». «Non mi va di fare dichiarazioni. A Miriam ho voluto bene. Abbiamo lavorato tanto insieme» ha detto il presidente della RAI Paolo Garimberti.