Il dipartimento sulle rivolte creato dallo stato britannico esprime il verdetto sulle cause dei “riots” dello scorso agosto: mancanza di scuola, cultura e diritti.
(Articolo tratto da PressEurope)
“Verdetto sulle rivolte: la gente ha bisogno di un ‘interesse nella società’”, titola il Guardian dopo la pubblicazione di un rapporto sulle rivolte dell’agosto 2011.
Secondo il Riots Communities and Victims Panel (Commissione per le comunità e le vittime delle rivolte), un corpo indipendente creato dal governo, le rivolte sono state alimentate da una serie di fattori, tra cui la mancanza di opportunità per i giovani, un’educazione insufficiente da parte dei genitori, l’incapacità del sistema giudiziario di riabilitare i condannati e l’atteggiamento sospettoso e materialista della polizia.
Le rivolte furono innescate dall’uccisione di Mark Duggan da parte di un poliziotto, avvenuta il 4 agosto nel quartier londinese di Tottenham.
Tra il 6 e il 10 agosto le violenze si diffusero in diversi quartieri della capitale e nel resto dell’Inghilterra.
Secondo la commissione, «per evitare l’esplodere di altre rivolte in futuro è fondamentale che le comunità funzionino”, scrive il Guardian, aggiungendo che tra le raccomandazioni ci sono multe per le scuole che non riescono a insegnare agli alunni a leggere correttamente, un sostegno più efficace per le famiglie problematiche, una “promessa di lavoro per i giovani” in modo da coinvolgere le nuove generazioni nel mercato del lavoro e ‘una valutazione costante del carattere degli alunni’ da parte delle scuole primarie e secondarie».