MILANO (MF-DJ)–L’assemblea di Ubi Banca del 28 aprile è un appuntamento molto atteso sull’asse Brescia-Bergamo. Giorgio Jannone si presenterà per la prima volta ai soci per sparare bordate contro i vertici del gruppo lombardo. È improbabile che il deputato Pdl presenti una lista, ma il suo intervento farà parlare. Resta da capire quale sarà la reazione dei dipendenti-soci di Ubi e dei sindacati interni, che per il momento non si sono espressi.
“Valuteremo i programmi sia in termini di idee sia in termini di cambiamento rispetto alle esigenze dei soci e soprattutto dei lavoratori bancari”, ha spiegato a MF-Milano Finanza Lando Sileoni, segretario generale della Fabi.
“Entrambi gli schieramenti hanno bisogno dell’appoggio determinante dei soci azionisti, specie dei piccoli soci, moltissimi dei quali sono dipendenti e pensionati”, ha dichiarato Sileoni. “Il sostegno occorre sia per mantenere che per cambiare gli equilibri di governance del gruppo. In ogni caso la conflittualità esistente nella componente bergamasca complicherà le alleanze. Il ruolo svolto da Graziano Caldiani, attuale direttore generale, in questi anni è stato determinante per tenere insieme le due anime. Mi auguro che sia Francesco Iorio, prossimo dg di Ubi, sia Elvio Sonnino, prossimo vice, abbiano la consapevolezza che non servono né strappi né’ politiche industriali aggressive verso sindacato e lavoratori. Lo scontro sarebbe deleterio”.
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