AGGIORNAMENTI, sabato 17 marzo 2012
– IL TEMPO.it, sabato 17 marzo 2012 –
Assetto Il fondo Equinox è pronto a depositare l’offerta per rilevare una quota di azioni – Profumo a un passo da Siena – L’ex ad di Unicredit nella lista della Fondazione Mps per la presidenza
In una Siena che per un giorno ha visto in piazza dipendenti del Monte dei Paschi in corteo per protestare contro i tagli annunciati dal direttore generale Fabrizio Viola, va avanti la definizione del nuovo assetto di vertice dell’istituto.
Così stamattina la deputazione della Fondazione deciderà la lista dei sei consiglieri indicati per il rinnovo del cda della banca. Certi i nomi del direttore generale Fabrizio Viola, destinato a diventare amministratore delegato, e del futuro presidente, Alessandro Profumo. Gli altri quattro membri indicati dal primo azionista della banca avranno comunque una connotazione politica, come da tradizione.
È anche probabile che tra questi ci sia una donna e che un esponente del cda sia in «quota» Pdl. Intanto prosegue anche l’ingresso dei nuovi soci nell’azionariato decisa dalla Fondazione per reperire soldi freschi e ripagare una parte del miliardo di debiti contratto con altre banche. Ieri in particolare l’ente che controlla la banca senese ha raggiunto l’accordo con tutti i creditori finanziari per il prolungamento degli «standstill» (congelamenti) fino al prossimo 30 aprile. Un lasso di tempo più ampio che consente a Rocca Salimbeni di «proseguire con maggior tempo a disposizione le attività volte alla definizione del piano di ribilanciamento del debito della Fondazione. Tra gli azionisti candidati a rilevare quote del Mps c’è anche il fondo Equinox di Salvatore Mancuso che ieri ha detto che «l’offerta è pronta per essere depositata. «Si tratta di un progetto con forte valenza industriale – ha aggiunto-. Equinox intende divenire il socio di minoranza stabile della Banca, accanto alla Fondazione socio di riferimento, per supportare Viola e il management nella realizzazione delle strategie industriali tese a raggiungere obiettivi economici e di creazione di valore per tutti gli stakeholders». Una strategia che dovrà confrontarsi con il personale che ha mal digerito i sacrifici chiesti dal dg per rimettere ordine del conto economico.
L’adesione alla manifestazione ieri è stata massiccia con 8 mila persone in piazza, secondo i sindacati. Uno dei quali, la Fabi, per voce del segretario Lando Sileoni ha chiesto di fare attenzione alle mire di gruppi trasversali economici e politici che voglio approfittare della situazione di difficoltà.
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– CORRIERE DELLA SERA, sabato 17 marzo 2012 –
Montepaschi, il giorno di Profumo – Cinque offerte per la quota della Fondazione. Tremila in sciopero a Siena
MILANO — Non c’è ancora il sigillo ufficiale di Palazzo Sansedoni ma a Siena sono certi che sia solo di questione di ore. Che oggi la deputazione amministratrice della Fondazione Montepaschi darà il via libera alla candidatura di Alessandro Profumo alla presidenza del Montepaschi. I giochi sarebbero ormai fatti, anche se a Siena quando si tratta di comporre gli equilibri a Rocca Salimbeni non si può dare nulla per scontato.
Ieri si è avuto un assaggio del clima che si respira attorno alla banca in vista del rinnovo dei vertici e dell’arrivo di nuovi soci. Per Siena sono sfilati oltre 3 mila dipendenti del Monte (6 mila secondo i sindacati), in sciopero contro il piano di tagli deciso dal nuovo direttore generale Fabrizio Viola. Al raduno alla Lizza c’era anche il sindaco, Franco Ceccuzzi, che non ha poi preso parte alla manifestazione. E con il presidente della Provincia, Simone Bezzini. Non sono mancati i cori contro Viola. Ma anche per Profumo. E così i riferimenti ai futuri soci che potrebbe imbarcare la Fondazione dopo aver deciso di mettere in vendita fino al 15,5% del capitale della banca. «Gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione» ha denunciato la Fabi. Dopo aver sondato decine di investitori a Palazzo Sansedoni si aspettano di ricevere, forse già oggi, cinque o sei offerte.
Una «è pronta per essere depositata» ed è quella di Equinox, ha comunicato il patron del fondo, Salvatore Mancuso, chiarendo che la sua intenzione è «supportare — insieme alla Fondazione — Viola e il management nella realizzazione delle strategie industriali» e che non ha mai parlato di presidenze: «La designazione è di esclusiva competenza della Fondazione».
Insieme a Profumo, Mancini confermerebbe come vicepresidente Alfredo Monaci. Nella lista di maggioranza ci sarà poi Viola, mentre per gli altri posti uno andrà quasi certamente a una donna. La rosa finale dipende anche dalla composizione del board. Non sarebbe da escludere un taglio. Si parla di una possibile riduzione da 12 a 10. Metà dei posti andranno da statuto alla Fondazione. Gli altri ai soci privati e uno è già prenotato da Axa. Sarà Unicoop Firenze a presentare la lista di minoranza, a cui si aggregherà Gorgoni. Resta da chiarire se dopo aver ridotto drasticamente la partecipazione in Mps, Francesco Gaetano Caltagirone parteciperà in qualche forma alla lista. Federico De Rosa
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– IL MATTINO, sabato 17 marzo 2012 –
Mps, si decide su Profumo: dipendenti in piazza
Venerdì caldo per il Monte dei Paschi di Siena. Alla vigilia della riunione della Fondazione Mps che dovrebbe sancire il ritorno di Alessandro Profumo al vertice di una banca, quella del Monte appunto, per le vie della città del Palio sfilano oltre 3mila dipendenti per protestare contro il piano taglia-costi varato dal consiglio dell’istituto. Il tutto mentre in serata il numero uno di Equinox, Salvatore Mancuso, ha annunciato il via libera all’offerta vincolante per l’acquisto dall’Ente di una partecipazione rilevante di Banca Mps. Insomma, resta alta l’attenzione intorno alla banca di Rocca Salimbeni, in attesa soprattutto dell’incontro di oggi della deputazione amministratrice che in giornata potrebbe trovare la quadratura sui nomi della lista di maggioranza da candidare all’assemblea degli azionisti convocata il 27 aprile per il rinnovo del Consiglio d’aministrazione. E, salvo colpi di scena, il successore di Giuseppe Mussari alla presidenza di Mps dovrebbe essere Profumo, affiancato da Alfredo Monaci, ex Margherita, fratello del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto. Aspettando l’attesa fumata bianca, però, a Siena sono scesi in piazza ieri i dipendenti al fianco delle principali sigle sindacali del comparto bancario (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca e Dircredito). È stata una manifestazione imponente. Migliaia i ”montepaschini” arrivati da tutta Italia, dal Piemonte al Veneto, isole comprese: almeno 2.500 secondo le forze dell’ordine sulla base degli oltre 40 pullman arrivati, 7-8.000 secondo gli organizzatori. Al corteo, come era previsto, ha partecipato anche il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, che però ha dovuto lasciare la manifestazione dopo le aspre contestazioni arrivate dai dipendenti, essendo la Fondazione Mps espressione delle istituzioni locali. Intanto, proprio all’ente sta per arrivare l’offerta di Equinox interessata a rilevare una quota, tra l’11 e il 13 per cento di Mps, che la Fondazione ha dovuto mettere sul mercato per abbattere il miliardo di debiti verso le tredici banche creditrici che hanno finanziato i recenti aumenti di capitale dell’istituto. Secondo quanto si apprende, entro metà settimana dovrebbero arrivare tutte le offerte vincolanti che potrebbero raggiungere anche quota cinque. Mancuso, contattato telefonicamente, ha spiegato che la sua offerta è stata deliberata da Equinox ed «è pronta per essere depositata». L’ex numero uno del Banco di Sicilia ha poi sottolineato che nei confronti di Profumo «non c’è niente di personale», e che «la designazione del presidente è di esclusiva competenza della Fondazione. L’interesse di Equinox e dei suoi investitori è che io sia il garante della realizzazione del piano industriale».
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– Corriere Fiorentino, sabato 17 marzo 2012 –
Montepaschi, il giorno di Profumo – Cinque offerte per la quota della Fondazione. Tremila in sciopero a Siena
MILANO — Non c’è ancora il sigillo ufficiale di Palazzo Sansedoni ma a Siena sono certi che sia solo di questione di ore. Che oggi la deputazione amministratrice della Fondazione Montepaschi darà il via libera alla candidatura di Alessandro Profumo alla presidenza del Montepaschi. I giochi sarebbero ormai fatti, anche se a Siena quando si tratta di comporre gli equilibri a Rocca Salimbeni non si può dare nulla per scontato.
Ieri si è avuto un assaggio del clima che si respira attorno alla banca in vista del rinnovo dei vertici e dell’arrivo di nuovi soci. Per Siena sono sfilati oltre 3 mila dipendenti del Monte (6 mila secondo i sindacati), in sciopero contro il piano di tagli deciso dal nuovo direttore generale Fabrizio Viola. Al raduno alla Lizza c’era anche il sindaco, Franco Ceccuzzi, che non ha poi preso parte alla manifestazione. E con il presidente della Provincia, Simone Bezzini. Non sono mancati i cori contro Viola. Ma anche per Profumo. E così i riferimenti ai futuri soci che potrebbe imbarcare la Fondazione dopo aver deciso di mettere in vendita fino al 15,5% del capitale della banca. «Gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione» ha denunciato la Fabi. Dopo aver sondato decine di investitori a Palazzo Sansedoni si aspettano di ricevere, forse già oggi, cinque o sei offerte.
Una «è pronta per essere depositata» ed è quella di Equinox, ha comunicato il patron del fondo, Salvatore Mancuso, chiarendo che la sua intenzione è «supportare — insieme alla Fondazione — Viola e il management nella realizzazione delle strategie industriali» e che non ha mai parlato di presidenze: «La designazione è di esclusiva competenza della Fondazione».
Insieme a Profumo, Mancini confermerebbe come vicepresidente Alfredo Monaci. Nella lista di maggioranza ci sarà poi Viola, mentre per gli altri posti uno andrà quasi certamente a una donna. La rosa finale dipende anche dalla composizione del board. Non sarebbe da escludere un taglio. Si parla di una possibile riduzione da 12 a 10. Metà dei posti andranno da statuto alla Fondazione. Gli altri ai soci privati e uno è già prenotato da Axa. Sarà Unicoop Firenze a presentare la lista di minoranza, a cui si aggregherà Gorgoni. Resta da chiarire se dopo aver ridotto drasticamente la partecipazione in Mps, Francesco Gaetano Caltagirone parteciperà in qualche forma alla lista. Federico De Rosa
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– ASCA > Economia, venerdì 16 Marzo 2012 – 19:28 –
Sileoni, non permetteremo operazioni che si scarichino su lavoratori
(ASCA)- Roma, 16 mar – ”Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo Gruppo bancario italiano, il Gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa è tra i maggiori responsabili”. Così, con una nota, Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, il principale sindacato del credito, interviene sulle vicende del Monte dei Paschi di Siena.
”Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficoltà esistenti”, conclude Sileoni.
Oggi a Siena si è svolta una delle piu’ grandi manifestazioni di protesta dei dipendenti del Monte, una giornata di sciopero contro le misure annunciate dal management che prevedono, secondo i sindacati, pesanti sacrifici per i lavoratori del Gruppo.
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– Il Sole 24 Ore Radiocor, venerdì 16 marzo 2012 – 18.22 –
(FIN) Mps: Fabi, attenzioni trasversali gruppi di potere politici e finanziari
Roma, 16 mar – “Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo gruppo bancario italiano, il gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa e’ tra i maggiori responsabili”.
Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. “Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo – conclude in una nota – non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficolta’ esistenti”. Com-Zam (RADIOCOR) 16-03-12 18:22:15
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– Adnkronos, venerdì 16 marzo 2012 – 18.18 –
MPS: SILEONI (FABI), SU BANCA ATTENZIONI TRASVERSALI GRUPPI POTERE
Roma, 16 mar. (Adnkronos) – “Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo Gruppo bancario italiano, il Gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa e’ tra i mggiori responsabili’. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, il principale sindacato del credito.
‘Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficolta’ esistenti’, aggiunge Sileoni. (Sec/Col/Adnkronos) 16-MAR-12 18:18
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– TMNews, venerdì 16 marzo 2012 –
MPS/ SILEONI (FABI): “SU MPS ATTENZIONI TRAVERSALI DI GRUPPI DI POTERE POLITICI E FINANZIARI. NO A OPERAZIONI CHE SCARICHINO SOLO SU LAVORATORI DIFFICOLTA’ ESISTENTI”
Mps/ Fabi: Timore per attenzioni trasversali politica e finanza “Cercano trarre profitto da situazione difficile. Ci opporremo”
Roma, 16 mar. (TMNews) – Sul futuro di Mps si stanno concentrando le “attenzioni trasversali” di gruppi di potere politici e finanziari. Lo sostiene il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, affermando che “abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo gruppo bancario italiano, Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una situazione difficile, di cui la politica stessa è tra i maggiori responsabili”.
“Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese – aggiunge Sileoni in una nota – meritano ben altro rispetto. A ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di questo tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficoltà esistenti”. Glv
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– ANSA, venerdì 16 marzo 2012 –
MPS: SILEONI (FABI), INTERESSE DI GRUPPI POTERE E FINANZIARI – NON SCARICARE SU LAVORATORI DIFFICOLTA’ ESISTENTI
(ANSA) – MILANO, 16 MAR – “Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo gruppo bancario italiano, il gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa é tra i maggiori responsabili”. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi.
“Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficoltà esistenti”, aggiunge il sindacalista. (ANSA).
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– ASCA via Yahoo/Finance, venerdì 16 marzo 2012 –
Mps: Sileoni,non permetteremo operazioni che si scarichino su lavoratori
(ASCA)- Roma, 16 mar – ”Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo Gruppo bancario italiano, il Gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa è tra i maggiori responsabili”.
Così, con una nota, Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, il principale sindacato del credito, interviene sulle vicende del Monte dei Paschi di Siena.
”Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficolta’ esistenti”, conclude Sileoni.
Oggi a Siena si è svolta una delle più grandi manifestazioni di protesta dei dipendenti del Monte, una giornata di sciopero contro le misure annunciate dal management che prevedono, secondo i sindacati, pesanti sacrifici per i lavoratori del Gruppo.
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– ASCA via Wall Street Italia, venerdì 16 marzo 2012 | Ora 19:28 –
Mps: Sileoni, non Permetteremo Operazioni Che Si Scarichino Su Lavoratori
(ASCA)- Roma, 16 mar – ”Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo Gruppo bancario italiano, il Gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa e’ tra i maggiori responsabili”.
Così, con una nota, Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, il principale sindacato del credito, interviene sulle vicende del Monte dei Paschi di Siena.
”Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo, non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficoltà esistenti”, conclude Sileoni.
Oggi a Siena si è svolta una delle più grandi manifestazioni di protesta dei dipendenti del Monte, una giornata di sciopero contro le misure annunciate dal management che prevedono, secondo i sindacati, pesanti sacrifici per i lavoratori del Gruppo.
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– IL SOLE 24 ORE, giovedì 15 marzo 2012 –
I sindacati contro sindaco e Profumo
“Prendiamo atto che il nuovo che avanza è rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla solita politica e dai soliti salotti, la cui capacità di estrarre valore e benefici, anche personali, dalle cose di cui si sono occupati è purtroppo ormai riconosciuta in tutto il mondo”.
Così il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, si è espresso ieri riguardo all’ipotesi dell’arrivo alla presidenza di Mps di Alessandro Profumo. Contestazioni anche per il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, che “nonostante rappresenti l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi di Mps negli ultimi anni, ha pensato bene di scendere in piazza venerdì prossimo insieme ai lavoratori per protestare contro la banca da lui governata”.
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– ANSA, mercoledì 14 marzo 2012 –
MPS: FABI, SINGOLARE INIZIATIVA PROTESTA SINDACO SIENA – NUOVO CHE AVANZA RAPPRESENTATO DA EX A.D SPONSORIZZATI POLITICA
(ANSA) – ROMA, 14 MAR – “Prendiamo atto della singolare iniziativa del Sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi che, nonostante rappresenti l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte Paschi di Siena negli ultimi anni, ha pensato ‘bene’ di scendere in piazza venerdì prossimo, insieme ai lavoratori, per protestare contro la banca da lui governata”. E’ quanto dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni aggiungendo inoltre di prendere atto che “il nuovo che avanza è rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla solita politica e dai soliti salotti, la cui capacità di estrarre valore e benefici, anche personali, dalle cose di cui si sono occupati, è, purtroppo, ormai riconosciuta in tutto il mondo”. “C’é insomma – conclude il segretario della Fabi – chi esce dalla porta per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”.
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– CORRIERE DELLA SERA, giovedì 15 marzo 2012 –
Blitz del Monte, ai grandi clienti il 2,5%. La Fondazione Mps colloca titoli per 115 milioni. A sorpresa Arpe in campo.
di Federico De Rosa
MILANO — La Fondazione Montepaschi ha iniziato a smobilizzare il pacchetto di azioni Mps che ha deciso di mettere in vendita per rimborsare circa 1 miliardo di euro di debiti. Nelle sedute di venerdì, lunedì e martedì scorsi è stato venduto fuori mercato il 2,52% di Rocca Salimbeni a investitori privati, clienti della banca, che hanno sborsato circa 115 milioni per rilevare singolarmente piccoli pacchetti. Lo ha reso noto ieri la Fondazione guidata da Gabriello Mancini con una nota in cui conferma anche il raggiungimento dell’accordo con il Credit Suisse, mentre sul prolungamento a fine aprile del congelamento dei debiti (standstill) che scade oggi, la trattativa con le banche creditrici è ancora in corso, ma c’è già un consenso di massima. La prima tranche di azioni cedute da Mancini rappresenta solo una parte di quel 15,5% di Mps che la Fondazione ha deciso di vendere. I colloqui con i potenziali compratori stanno andando avanti e al tavolo si sono ripresentati anche alcuni fondi che avevano messo il dossier in stand-by. L’ente sta parlando con tutti. Venerdì ha incontrato Clessidra, martedì Equinox e oggi sarà il turno della Sator, di cui la stessa Fondazione è socia con una piccola quota in via di dismissione. Al momento sembrerebbe Equinox il più determinato a entrare a Rocca Salimbeni. Il fondo di Salvatore Mancuso è disponibile a rilevare fino al 13% e ieri in un’intervista alla «Nazione» il finanziere ha spiegato che a Siena non vuole fare il «semplice socio finanziatore, a noi interessa il progetto industriale e vogliamo sostenere la Fondazione nell’impegno a tutelare il Montepaschi». «Nei prossimi giorni» arriverà l’offerta formale. Potrebbe essere sabato, in occasione della riunione della deputazione amministratrice, da cui potrebbe arrivare l’ufficializzazione della candidatura di Alessandro Profumo alla presidenza di Mps. Sull’ex numero uno di Unicredit «non è vero che sussistono veti», ha detto Mancuso. Nonostante le «divergenze di vedute» del passato, Profumo «è e resta un grande manager».
E alla vigilia di quello che potrebbe essere il giorno della svolta per il Monte, a Siena andrà in scena il primo sciopero dell’ultracentenaria storia della banca, contro il piano di risparmi del nuovo direttore generale, Fabrizio Viola. Il banchiere ieri ha invitato i sindacati «a sedersi attorno a un tavolo e discutere». Il clima non sembra tuttavia essere dei migliori per un avvicinamento. A Rocca Salimbeni sta circolando una bozza del piano che parla di 80 milioni di tagli nel 2012, circa 800 esuberi «obbligatori» (con i requisiti per la pensione) a cui verrebbe concesso uno scivolo, un piano di solidarietà che passerebbe per il congelamento del premio aziendale e di altri benefit. Sebbene si tratti solo di una bozza a preoccupare i sindacati è l’assenza di indicazioni sulle azioni di rilancio.
Venerdì in piazza ci sarà anche il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi «per sostenere le prospettive industriali del terzo gruppo bancario italiano», ha spiegato.
L’iniziativa non è piaciuta ai sindacati che trovano «singolare», come ha spiegato il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, che colui che «rappresenta l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte Paschi di Siena decida di scendere in piazza per protestare contro la banca da lui governata».
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– MF-Milano Finanza, giovedì 15 marzo 2012 –
Fondazione Mps ha già ceduto a privati il 2,5% della banca. Polemiche sul sindaco
di Luca Gualtieri
La Fondazione Mps comincia a vendere. Ieri l’ente, azionista di riferimento di Rocca Salimbeni, ha comunicato di aver ceduto ai blocchi il 2,52% della banca. Le operazioni sono state effettuate ai prezzi medi di mercato tra venerdì 9 e martedì 13 marzo per un controvalore di circa 115 milioni. I nomi dei compratori per il momento restano top secret, ma gli occhi del mercato sono puntati sui soggetti di cui si è molto parlato nelle scorse settimane: Carlo De Benedetti, le famiglie Seragnoli e Malacalza e alcuni imprenditori del Nordest pronti a scommettere sul rilancio di Mps. Non si esclude neppure l’intervento di investitori istituzionali esteri o di fondi sovrani dei Paesi arabi. In ogni caso, si capisce perché Salvatore Mancuso, numero uno di Equinox, abbia già prenotato un pacchetto pari al 12-13% di Mps. La disponibilità del fondo di private equity non è mai venuta meno, anzi Mancuso avrebbe già messo insieme una parte consistente dei circa 500 milioni necessari per concludere l’operazione. «Intendiamo portare avanti un progetto industriale e siamo interessati a trovare un’intesa con la Fondazione per salire il più possibile in Mps», ha spiegato ieri Mancuso a MF Dow Jones. Equinox avrebbe inoltre abbandonato le pregiudiziali sulla candidatura di Alessandro Profumo alla presidenza della banca. «Profumo è un falso problema», ha tagliato corto il numero uno di Equinox.
Eppure il tema della presidenza resta al centro del dibattito a Siena e proprio in queste ore potrebbe essere Profumo ad avere più di un incertezza sulla nomina (che dovrebbe essere formalizzata sabato). Desta infatti forti perplessità la decisione del sindaco Franco Ceccuzzi di scendere in piazza domani assieme ai lavoratori Mps in occasione del primo sciopero unitario dal 1998. Va detto che la scelta del primo cittadino di Siena si presta a molte interpretazioni, non ultima quella di colmare un vuoto a sinistra ed evitare così derive estremiste. Per avere conferma di queste intenzioni però bisognerà attendere il discorso di Ceccuzzi, previsto appunto per domani. Allora si capirà se il sindaco intende tranquillizzare la città o cavalcare la manifestazione.
Sul tema è intervenuta anche la Fabi, il principale sindacato dei bancari, che ha parlato di una «singolare iniziativa del sindaco di Siena». La sigla guidata da Lando Sileoni ha sollevato perplessità anche sulla candidatura di Profumo: «Il nuovo che avanza è rappresentato da ex amministratori delegati, super-milionari e super-sponsorizzati dalla solita politica».
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– LA NAZIONE/Siena giovedì 15 marzo 2012 –
Vendute azioni per 115 milioni – La Fondazione cede il 2,52 per cento di capitale della Banca.
Prima cessione quote e conferma della chiusura dell’accordo con Credit Suisse. Questi gli obiettivi centrati nella giornata di ieri dalla Fondazione Monte dei Paschi, impegnata, da una parte, nella rinegoziazine del debito con il pool di banche; dall’altra con la cessione fino al 15,5% di azioni della conferitaria deliberato proprio per ridurre il debito contratto. Ebbene ieri Palazzo Sansedoni ha ufficializzato l’accordo raggiunto con Credit Suisse sulla liberatoria per la vendita delle azioni di Banca Mps; sta però ancora discutendo il prolungamento degli standstill con tutti i creditori finanziari. La seconda azione, invece, riguarda le cessioni di pacchetti azionari della Banca: e qui l’ente di Banchi di Sotto comunica «che sono state eseguite ‘fuori mercato’ (ai blocchi) operazioni di cessione di azioni BMps ai prezzi medi di mercato nelle giornate di venerdì, lunedì e martedì scorsi e nella giornata di ieri, per una quota complessiva pari a circa il 2,52% del capitale sociale della Conferitaria». Una prima operazione, quindi, da circa 115 milioni di euro, che ha visto la cessione di mini-pacchetti frazionati, come da piano strategico. Intanto alla vigilia della manifestazione di sciopero indetta dai sindacati del Monte che porterà in piazza a Siena migliaia di dipendenti da tutt’Italia, il direttore generale Fabrizio Viola risponde con un perentorio «assolutamente sì» alla domanda se l’obiettivo è ancora quello di evitare tagli occupazionali (motivo scatenante la protesta): «Dopo lo sciopero è importante sedersi a una tavolo e discutere — ha spiegato il dg — anche se non è stato ancora fissato un incontro con i sindacati». C’è poi la questione nata sull’annuncio del sindaco Franco Ceccuzzi di voler partecipare alla manifestazione, che ha sollevato diverse prese di posizione: «un giusto appello, nell’ottica di buone relazioni industriali» l’ha definito il dg Viola.
Di tutt’altra idea Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi: «Prendiamo atto della singolare iniziativa del sindaco — dice — che, nonostante rappresenti l’istituzione che ha nominato i vertici di Fondazione e quindi del Monte negli ultimi anni, ha pensato ‘bene’ di scendere in piazza insieme ai lavoratori, per protestare contro la banca da lui governata». «Questa rinnovata consapevolezza del sindaco — si legge ancora in una nota Fiba Cisl —, dovrà trovare immediato riscontro nelle imminenti nomine del Cda e del presidente, tenendo conto sia delle conclamate ristrettezze economiche della Banca sia delle peculiarità strategiche della nostra azienda». E sul verbale presentato in Cda dal nuovo dg che prospetta tagli alle spese del personale arriva una lettera inviata da Unità Sindacale al ministro Fornero e al prefetto Pantalone, perché vigilino sul «rispetto e applicazione — si legge nel testo — dell’accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali in data 29 marzo 2011, avente ad oggetto la procedura di mobilità di 1500 dipendenti. Tale accordo prevede condizioni più favorevoli per i dipendenti di quelle proposte dall’attuale governance».
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– Radiocor, mercoledì 14 marzo 2012, h 14:28 –
Mps: Sileoni (Fabi), il nuovo che avanza? Ex a.d. super milionari
E sponsorizzati dalla solita politica e dai soliti salotti Roma, 14 mar – “Prendiamo atto che ‘il nuovo che avanza’ è rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla solita politica e dai soliti salotti, la cui capacità di estrarre valore e benefici, anche personali, dalle cose di cui si sono occupati, e’, purtroppo, ormai riconosciuta in tutto il mondo”. Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, alla vigilia dello sciopero dei dipendenti di banca Mps e in vista della riunione della deputazione che dovra’ designare il nuovo presidente della banca. “C’è insomma chi esce dalla porta – aggiunge – per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”.
Quanto allo sciopero dei dipendenti, “prendiamo atto – afferma ancora Sileoni – della singolare iniziativa del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi che, nonostante rappresenti l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte Paschi di Siena negli ultimi anni, ha pensato bene di scendere in piazza venerdì prossimo, insieme ai lavoratori, per protestare contro la banca da lui governata”.
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– ADNKRONOS, mercoledì 14 marzo 2012 –
Mps: Sileoni (Fabi), singolare presenza Ceccuzzi a manifestazione – “nuovo che avanza” è ex Ad sponsorizzato da solita politica
Roma, 14 mar. (Adnkronos) – “Prendiamo atto della singolare iniziativa del Sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi che, nonostante rappresenti l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte Paschi di Siena negli ultimi anni, ha pensato “bene” di scendere in piazza venerdì prossimo, insieme ai lavoratori, per protestare contro la banca da lui governata”. Lo dichiara il Segretario Generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Prendiamo inoltre atto che ‘il nuovo che avanza’ è rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla solita politica e dai soliti salotti, la cui capacità di estrarre valore e benefici, anche personali, dalle cose di cui si sono occupati, è, purtroppo, ormai riconosciuta in tutto il mondo”, prosegue. “C’è insomma chi esce dalla porta per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”, conclude.
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– ASCA, mercoledì 14 marzo 2012 –
Mps: Sileoni, sindaco Siena protesta contro banca da lui governata
(ASCA) – Roma, 14 mar – ”A volte ritornano” è con una vena di ironia che Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato del settore bancario commenta le vicende del Monte dei Paschi di Siena. A partire dalla ”singolare decisione del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi” di scendere in piazza insieme ai lavoratori Mps, nel primo sciopero unitario dal 1998. Uno sciopero che arriva dopo le comunicazioni del Direttore Generale di Mps Fabrizio Viola che ha annunciato ai sindacati pesanti sacrifici per i 31 mila dipendenti del gruppo. Sileoni ricorda che Ceccuzzi rappresenta ”l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte dei Paschi di Siena ed ora ha pensato bene di scendere in piazza venerdi’ prossimo per protestare contro la banca da lui governata”. A proposito dei vari candidati alla presidenza della banca senese, tra cui anche quello di Alessandro Profumo, Sileoni prende atto del ”nuovo che avanza, rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla politica dei soliti salotti. C’è insomma chi esce dalla porta per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”.
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– ASCA via WallStreetItalia.com, 14 marzo 2012 | Ora 15:30 –
Mps: Sileoni, Sindaco Siena Protesta Contro Banca Da Lui Governata
(ASCA) – Roma, 14 mar – ”A volte ritornano” e’ con una vena di ironia che Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato del settore bancario commenta le vicende del Monte dei Paschi di Siena. A partire dalla ”singolare decisione del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi” di scendere in piazza insieme ai lavoratori Mps, nel primo sciopero unitario dal 1998. Uno sciopero che arriva dopo le comunicazioni del Direttore Generale di Mps Fabrizio Viola che ha annunciato ai sindacati pesanti sacrifici per i 31 mila dipendenti del gruppo. Sileoni ricorda che Ceccuzzi rappresenta ”l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte dei Paschi di Siena ed ora ha pensato bene di scendere in piazza venerdi’ prossimo per protestare contro la banca da lui governata”. A proposito dei vari candidati alla presidenza della banca senese, tra cui anche quello di Alessandro Profumo, Sileoni prende atto del ”nuovo che avanza, rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla politica dei soliti salotti. C’e’ insomma chi esce dalla porta per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”.
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– ASCA via Yahoo/finance.com, mercoledì 14 marzo 2012 –
Mps: Sileoni, Sindaco Siena Protesta Contro Banca Da Lui Governata
(ASCA) – Roma, 14 mar – ”A volte ritornano” e’ con una vena di ironia che Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato del settore bancario commenta le vicende del Monte dei Paschi di Siena. A partire dalla ”singolare decisione del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi” di scendere in piazza insieme ai lavoratori Mps, nel primo sciopero unitario dal 1998. Uno sciopero che arriva dopo le comunicazioni del Direttore Generale di Mps Fabrizio Viola che ha annunciato ai sindacati pesanti sacrifici per i 31 mila dipendenti del gruppo. Sileoni ricorda che Ceccuzzi rappresenta ”l’istituzione che ha nominato i vertici della Fondazione e quindi del Monte dei Paschi di Siena ed ora ha pensato bene di scendere in piazza venerdi’ prossimo per protestare contro la banca da lui governata”. A proposito dei vari candidati alla presidenza della banca senese, tra cui anche quello di Alessandro Profumo, Sileoni prende atto del ”nuovo che avanza, rappresentato da ex amministratori delegati, super milionari e super sponsorizzati dalla politica dei soliti salotti. C’e’ insomma chi esce dalla porta per rientrare dalla finestra del giro che conta, utilizzando una classe politica che si presta volentieri ad essere strumentalizzata”.