-1 – Roma, 15 mar –
Introdurre un tetto alle retribuzioni dei top manager bancari. Per legge. È la proposta che i segretari generali dei sei maggiori sindacati bancari fanno in una lettera al premier Mario Monti.
La richiesta è di introdurre un “equo rapporto” di uno a venti tra la retribuzione media del lavoratore bancario e quella dell’amministratore delegato. Tradotto in euro significa far scendere la retribuzione media di un amministratore delegato di banca italiana dagli attuali 3milioni a circa 770mila euro.
-2- Roma, 15 mar –
La proposta dei sindacati bancari mette nel mirino il club dei circa 300 top manager e alti dirigenti bancari che hanno un contratto individuale. Il rapporto tra top manager e bancari dei primi cinque gruppi bancari e rispettivi dipendenti è oggi di 1 a 84. Riportare il divario retributivo a 1 a 20 “è un rapporto corretto per il nostro settore ed è efficace per tutti i settori produttivi” indica nel corso di una conferenza stampa congiunta il segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo.
“Quella che facciamo oggi è una denuncia – osserva il segretario generale della Fabi Lando Sileoni – oggi non c’è uno strumento legislativo che possa imporre questo rapporto” ma l’auspicio, aggiunge Gallo, è che possa essere introdotto uno strumento legislativo. La richiesta formalizzata nella lettera che è stata inviata anche al Governatore della Banca d’Italia e al presidente dell’Abi precisa che l’introduzione di un rapporto tra retribuzioni complessive dell’alta dirigenza e retribuzioni medie dei lavoratori potrebbe essere esteso anche ad altri settori produttivi dove in alcuni casi “i differenziali retributivi sono anche maggiori”.
“Questa è una battaglia che facciamo da soli – aggiunge Sileoni – la classe politica è latitante”.