– COMUNICATO STAMPA –
“É STATO RAGGIUNTO L’ACCORDO SULLA RIFORMA DEL FONDO ESUBERI.
REINTRODOTTA LA VOLONTARIETÁ DEL LAVORATORE AL PREPENSIONAMENTO,
EVITATA L’INTRODUZIONE DELL’INDENNITÁ DI DISOCCUPAZIONE NEL SETTORE.”
“È positivo il giudizio della Fabi sull’ accordo raggiunto oggi tra Abi e organizzazioni sindacali in merito alla riforma del Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale interamente finanziato dalle banche, che ha permesso dal 2000 al 2010 il prepensionamento o pensionamento “volontario” di 40mila lavoratori bancari italiani. Reintrodurre la libertà di adesione del lavoratore interessato al prepensionamento e o al pensionamento, come richiesto e ottenuto dalle organizzazioni sindacali, è stato un atto di giustizia sociale”.
Lo dichiara il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. “Con quest’accordo formalmente inizia il confronto sul contratto collettivo nazionale di lavoro. Un confronto che ci vede distanti anni luce dalle posizioni dei banchieri, più volte espresse anche alla stampa, e rispetto alle quali siamo fermamente intenzionati, se le banche non cambieranno radicalmente il proprio atteggiamento, ad arrivare allo scontro con inevitabile mobilitazione dell’intera categoria – conflitto che vorremmo comunque evitare-.L’accordo di oggi rappresenta per l’intero movimento sindacale italiano una vittoria di portata storica, avendo evitato il prepensionamento o pensionamento obbligatorio di 30mila lavoratori italiani in un momento di grave crisi economica e sociale. Vale, infatti, la pena ricordare che le banche, in questi ultimi dodici mesi, avevano pesantemente “puntato” a introdurre l’indennità di disoccupazione nel settore, che avrebbe riportato l’intera categoria all’anno zero dei diritti e delle relazioni sindacali. L’indennità disoccupazione avrebbe dato il via a un sistema di licenziamenti mascherati penalizzanti per l’intera categoria, imponendo inevitabilmente a 30mila lavoratori bancari italiani, quei 54enni 55enni con trent’anni di contribuzione, il prepensionamento obbligato.
L’ accordo sulla riforma del fondo esuberi consentirà, da subito, ai sindacati e alle banche di gestire in forma non traumatica gli esuberi dichiarati dai grandi gruppi bancari nei piani industriali, dando la possibilità ai lavoratori di scegliere il proprio futuro.
Avvisiamo immediatamente, però, l’Abi che qualsiasi ed eventuale futuro tentativo, più o meno camuffato, magari durante la trattativa del contratto nazionale, di introdurre l’indennità di disoccupazione nel settore sarà combattuto ed ostacolato con ogni mezzo a nostra disposizione”.
Roma 8/7/11
(Accordo Fondo Esuberi – Apri e scarica il PDF del Comunicato)