Milano, 07 lug – La Fabi si dice preoccupata della scelta del governo di aumentare l’Irap sulle banche, decisione “che avviene alle soglie del rinnovo del contratto di lavoro e che rischia, unitamente al contesto generale, di acuire il confronto tra le parti”.
Così il Segretario generale del sindacato, Lando Maria Sileoni, commenta la misura inserita nella manovra economica, che fa salire l’aliquota di 75 centesimi di punto l 4,65%.
“Il calcolo dell’Irap – nota Sileoni – non tiene conto dei costi sostenuti per il personale, e pertanto si configura come un’imposizione gravosa e particolarmente ingiusta per un comparto, quello bancario, che gia’ soffre della tassazione piu’ alta in Europa”. “Chiediamo pertanto al governo – conclude – che, fermo restando l’obiettivo del pareggio di bilancio, il settore bancario non venga ulteriormente gravato da una tassa che rappresenta una vera e propria imposizione sul costo del lavoro”.