Roma, 29 mar – Per il rinnovo del contratto dei 340 mila bancari la parte economica “e’ la priorita’” per la
Fabi. Lo afferma il segretario generale del sindacato autonomo Lando Sileoni che aggiunge altre due
priorita: “l’occupazione e il ‘no’ all’indennita’ di disoccupazione per la categoria” che invece intendono
utilizzare le banche che ridurre i costi del Fondo esuberi di categoria. La richiesta di aumento medio di 204
euro messo a punto nella piattaforma di rivendicazione che sara’ presentata la prossima settimana “non e’
altro che il recupero dell’inflazione” degli ultimi anni e dei prossimi ha detto Sileoni in una tavola rotonda alla
quale hanno partecipato, tra gli altri, il capo delegazione dell’Abi per il contratto, Francesco Micheli, e una
nutrita rappresentanza di segretari generali delle altre sigle di categoria. Aumenti che sono coerenti con
quanto scritto nell’accordo sulla riforma degli assetti contrattuali firmato due anni fa anche dall’Abi “accordo
che va rispettato” ha aggiunto il segretario della Fabi che ha puntato poi il dito contro “gli stipendi dei dieci supermanager del sistema che sono vergognosi” ma anche sui pletorici consigli di amministrazione e collegi
sindacali che caratterizzano tutti i grandi gruppi del Paese. “Saremo ragionevoli, non rispondiamo alle
provocazioni – ha aggiunto Sileoni dopo avere incassato il ‘no’ di Micheli sugli aumenti – ma ci prepariamo
allo scontro”.
(Il Sole 24 Ore Radiocor, martedì 29 marzo 2011)