(ASCA) – Roma, 15 lug – ”Condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dal presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nella sua relazione annuale riguardanti la disciplina per l’accesso alle pensioni di anzianita’ e vecchiaia recentemente modificata dal governo nella manovra finanziaria”, cosi’ Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato bancario piu’ rappresentativo con i suoi oltre 100mila iscritti. “Chiediamo pertanto”, prosegue il segretario generale, ”un immediato ripensamento del governo e l’apertura di un tavolo sindacale di confronto in Abi. Gli effetti del provvedimento saranno, infatti, devastanti, in quanto migliaia di lavoratori bancari che volontariamente hanno scelto l’esodo dal servizio potrebbero trovarsi nella condizione di non poter piu’ andare in prepensionamento, essendo loro preclusa la possibilita’ di utilizzare il Fondo esuberi, strumento peraltro a costo zero per il bilancio dello stato. Senza una soluzione immediata, che potrebbe essere approntata nella prossima finanziaria di
settembre, i 320mila bancari italiani corrono anche il rischio di non poter rinnovare il proprio contratto nazionale di categoria, in scadenza a dicembre”.