Secondo una ricerca britannica alberi, siepi e muri di rampicanti nelle zone più trafficate puliscono l’aria e diminuiscono i livelli di inquinamento anche del 30 per cento
Giardini in verticale e pareti verdi nelle aree urbane per combattere smog e inquinamento in modo innovativo ed economico. Secondo gli scienziati britannici un maggior numero di piante ed alberi in città riuscirebbero a ripulire l’aria nelle zone più congestionate dal traffico. E grazie ad alberi, siepi e muri d’edera o altri rampicanti, i livelli di inquinamento possono ridursi anche del 30 per cento, secondo una nuova ricerca pubblicata dalla rivista ‘Environmental Science and Technology’.
In particolare, le piante riducono il biossido di azoto (NO2), generato dalla combustione dei carburanti, che è la causa di 35mila dei 50mila decessi prematuri nel Regno Unito attribuiti allo smog ogni anno. E, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per la salute, la qualità dell’aria incide sulle cause di oltre un milione di morti premature ogni anno nel mondo.
“Finora si è sempre partiti dalla fine, vietando le vecchie auto, passando a motori catalici, ma spesso non si è ottenuto l’effetto desiderato”, spiega Rob MacKenzie, professore di Scienza dell’atmosfera presso l’Università di Birminighan, co-autore dello studio. “Il vantaggio delle pareti verdi è proprio quello di essere una via semplice ed economica per costruire ‘canyon verdi’ nelle città e risolvere il problema dell’inquinamento”.
Gli occhi del mondo sono puntati su Londra in vista dell’appuntamento delle Olimpiadi e nei mesi scorsi la capitale britannica ha intensificato gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria, anche a “colpi” di pareti verdi: l’agenzia per i trasporti londinese le ha già installate alla stazione di Edgware road e presso The Mermaid vicino alla stazione di Blackfriars e proseguirà l’opera piantando nuovi alberi e usando autobus più puliti.